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Aggiornato: 7 maggio 2025
Il vil Martano, come quel che regna in gran favor, dopo 'l re è 'l primo assiso, e presso a lui la donna di sé degna; dai quali Norandin con lieto viso volse saper chi fosse quel codardo che così avea al suo onor poco riguardo;
Voi, se in quell'atto non valete dieci uomini, se in quell'atto non siete capace di dar dieci vite siete un codardo e la donna di codardi non ne vuol sapere!
Il Cinque Maggio è il degno epilogo poetico di una grande epopea storica, tanto più grande e più eloquente in bocca d'un poeta che poteva, con fiero e legittimo orgoglio, quasi unico tra i poeti italiani e francesi del suo tempo, dirsi innanzi alla memoria di Napoleone Vergin di servo encomio, E di codardo oltraggio,
Una folla di contadini guidati da preti ci rispose con ogni sorta di minaccie e di insulti, e un conte Ramarini facendosi largo coi gomiti s'avvicinò a Bertani, che camminava in testa della colonna con Fougerousse, e gli sputò in viso. La destra del severo capitano francese corse rapida come lampo sull'elsa della spada e il codardo giudeo guizzò veloce fra la moltitudine e scomparve.
Laurenti si sentiva morire, ed egli sì lo sapeva, il perchè; ma, non dandogli l'animo di dirlo a colei che era debitrice a lui della ricuperata salute, se n'era fuggito come un codardo che ha paura del male, e, nella fuga diventato anche ingiusto, non le scriveva e si adirava contro di lei. Ella infine si era addata di qualche cosa.
Infine la maschia ed imponente forma del bolognese si affacciò come la befana agli occhi dell'indecentissimo Gesuita, e quasi colpito dal fulmine, le sue braccia, che come tanaglia stringevano Ida, caddero in uno stato apoplettico, ed il codardo con un senso immenso di paura s'accovacciò davanti alla fatale apparizione.
Il cavaliere lo torna a tribulare in più parti con punture e gli fa ripassare avanti agli occhi il rosso pennoncello. Ma anche questa volta la bestia si contenta di far udire cupo muggito e pestare dei piedi l'arena. Per l'anima mia! sclama Baccelardo, che torpido codardo animale!
Tu di flutti e d'abissi il tuo codardo Regno precidi, o ver di lidi avari Inciampo opponi periglioso e tardo; Ed ei co 'l foco dei tuoi falsi altari, Con l'onda tua nei suoi congegni occulta, Fa mari i monti, e fa montagne i mari. Che stai? Schiava a le tue leggi, sepulta Ne l'ira tua tu cadi; al tuo governo Egli si asside, e ai tuoi disdegni insulta Libero, invitto, onnipossente, eterno!
50 per rinfacciargli che volea di Francia far quel che si faria d'un fragil vetro, e in cielo e ne lo 'nferno la tua lancia seguire, anzi lasciarsela di dietro; poi nel bisogno si gratta la pancia ne l'ozio immerso abominoso e tetro: ed io, che per predirti il vero allora codardo detto fui, son teco ancora;
Ogni sguardo egli se lo sentiva addosso oltraggioso come una ceffata: una voce chiara e spiccata disse forte: « Eccolo qua il codardo. «Carlo camminò con passo risoluto verso colui che aveva pronunciate cotali parole: era egli uno dei più arditi e battaglieri uffiziali dell'esercito. Tutti i presenti si volsero a prestar attenzione a ciò che stava per succedere.
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