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Aggiornato: 1 giugno 2025
Le vetture erano meno crudeli delle carrozze cellulari. Erano omnibus lunghi, a giardiniera, col tendone che giungeva a filo dell'orlo del veicolo. Col tendone legato alla sponda, non potevamo vedere, curvandoci, che i sassi o le pietre della strada e il lucido del mare conturbato quando lo rasentavamo.
Poi venivano le carrozze delle LL. AA. la Granduchessa, vedova di Ferdinando III, la arciduchessa Maria Luisa, che il popolo conosceva più familiarmente col nome di Gobbina, e della quale i poveri celebravano la piet
A quell’ora la passeggiata formicola di pedoni e dì carrozze, alle quali, perchè sian meglio favoriti gl’intrighi amorosi, è vietato, qualunque sia il grado della persona, di portare lumi.
«A mezza notte e un quarto di nuovo il rumor delle carrozze, di quelli che escono dai teatri, dai caffè, dai divertimenti, e che, non essendo giocatori, rincasano. La citt
Non si travedeva ancora il primo chiarore del mattino. Era ancor notte, notte profonda. S'intese nella strada uno scalpito di cavalli e il ruotare di due carrozze. I condannati rabbrividirono. Erano i cavalli della scorta; erano le carrozze che dovevano condurli al patibolo. In quel punto si aperse rumorosamente la porta della cappella. Monti e Tognetti credettero di veder comparire il carnefice.
O mamma, come sono felice! Come Ti amo! Ma ricomincia il tormento: Come farmi una strada? come lavorare a prepararmi un avvenire? Io sono poeta! 18 martedì. Jeri sera come fui melanconico e scoraggiato! Come farmi una strada? 19 febbrajo. Etant pauvre il faut que je travaille. Come mi addolorano queste parole! In casa si discorre di comperare carrozze.
Dopo la colazione nuziale tutti gli invitati si accommiatarono, e si avviarono alle loro carrozze, passando gaiamente sul tappeto scarlatto steso sulla scalinata, dal portone fino all'orlo del marciapiede. Poi Nancy, nell'abito da viaggio grigio-sorcio, abbracciò Valeria e pianse, dicendole addio. E abbracciò Nino e pianse, dicendogli addio.
Giù! giù! s'udì poi da tutte le parti; giù da cavallo! Abbasso, abbasso! Non più lettighe, non più carrozze, non più cavalli! Giù, giù, tutti in volta a piedi stanotte! Prendiamolo a sassate, se tosto non obbedisce, a sassate, a sassate!
Alla porta eran ferme due carrozze chiuse, quella dell'Ateni e quella del d'Alavo. Quattro in due carrozze, disse questi, bisogner
Tre nuove carrozze uscivano l’8 Maggio 1796, festa di S. Cristina. La più bella tra esse attestava non la opulenza del Comune, ma la generosit
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