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La contessa Maria, ammirabile come sempre di devozione, rimase parecchi giorni al suo capezzale per ammonirla che adesso più alti doveri le imponevano di soffocare le mormoranti ribellioni del suo cuore contro i voleri di Dio.

Incrociò le mani dietro la nuca, appoggiò così la testa alla spalliera del capezzale e tentò di ricostruirsi, con tutti i più minuti particolari, quel sogno che gi

Io passo molte ore della notte al suo capezzale, finchè non si sia addormentata, ella mi rivolge la sua testolina, sorride e mi porge a quando a quando le mani per abbracciarmi.

Uscii. Rimasi in una delle stanze attigue, seduto su un divano, ad aspettare. Ascoltavo il passo delle donne di casa affaccendate; mi rodevo d'impazienza. "Quando potrò rientrare? Quando potrò rimanere solo con lei? La veglierò; starò tutta la notte al suo capezzale. Forse fra qualche ora ella si calmer

Lalla fini di pregare, si segnò, baciò l'amuleto che teneva appeso sul capezzale, e leggiera, svelta si tuffò sotto le lenzuola. Giorgio continuò imperturbabile a leggere il Diritto. Quella resistenza era affatto nuova e Lalla ne rimase un pochino impressionata. Ma Giorgio non leggeva: meditava, assorto col pensiero nel Vharè e nelle parole di sua moglie.

Hai la febbre Myriam, bisogna chiamare il medico. Non mi opposi e non dissi di , indifferente. Orsola andò subito a svegliare Pietro perchè potesse trovare il dottore in casa prima delle sue visite del mattino. Poi tornò al mio capezzale, mi diede da bere, mi baciò due o tre volte le mani con una passione muta e concentrata.

E vedrò te, mia bella!... Zitto.... Tornava il silenzio. Mille fantasmi ridenti accorrevano ad ingannare il tempo lungo. Per ore intere al capezzale del marito, una mano di lui stretta nelle proprie, Ernesta rimaneva immobile nella contemplazione della tranquilla festa dell'avvenire.

Allor che il sonno la gettava inerte sul capezzale, e in quel sopor parea morta, nell’ombra, con le palme aperte, tutti i suoi fiori Ella sognava.

Oh! se nella derelitta mia esistenza l'avessi avuta per compagnaEssa prese la mano di Muzio, che mesto stava al suo capezzale contemplandola, la portò alla bocca, e la bagnò di lagrime. Il pianto sembrò alquanto raddolcire il suo cordoglio, e con uno sforzo di cui prima non si sentiva capace, essa alzò un tantino la testa per meglio contemplare la figlia dell'amor suo.

La bella inferma si era addormentata, e la lieve respirazione, il battito regolare del polso, sebbene assai debole, facevano testimonianza del buon effetto delle frizioni aromatiche e della pozione corroborante che aveva bevuto poco prima. Egli stette a contemplarla un tratto, al fioco chiarore del lumino da notte, posato sulla lastra marmorea del tavolino, accanto alla cortina del capezzale.