Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 20 giugno 2025
Mentre i due vetturali scaricavano i bauli, gli amanti salirono a veder le camere, e sulla scala s'imbatterono in una signora ampia di forme, col viso pitturato e le sopracciglia duramente segnate a nerofumo. Ella salutò chinando la testa, e si fece da un lato. È la signora Teobaldi, di Verona, disse l'albergatrice, che seguiva. Una buona e bella signora.
Scriverò a Recoaro per far apparecchiare le camere a mia madre e a me. Son spaventato: guardando solo l'orario, e leggendo quei nomi di stazioni venete, mi si stringe la gola... Rivedrò Lidia. È un'idea fissa. Ah se potessi condannarti all'oblio!
Agli angoli stavano dei tavolini da giuoco, e degli scaffali da collocarvi degli oggetti d’arte. Seguivano due belle camere da letto, una per gli sposi, l’altra pei parenti e gli ospiti. Un salottino per Metilde, un gabinetto di studio per Silvio, una bella stanza da pranzo presso alla cucina, e poi degli altri locali per la domestica, e per sbarazzare la casa.
E l'afferrò risolutamente e l'alzò sulle braccia poderose, portandola come un oggetto prezioso con una delicatezza di mamma, su per la breve scala nelle piccole camere silenziose, dove egli l'aveva tanto desiderata, invocata, posseduta... nel delirio delle allucinazioni. Il sole declinava dietro alle persiane socchiuse; il mistero e la penombra rendevano più sicuro il nido ai due amanti.
Faceva bene la pulizia delle camere, metteva tutto in assetto con attenzione, le piaceva l’ordine in ogni cosa.
Era una vasta camera, in fondo alla quale si apriva un'alcova, dove stava il letto conjugale. Due sole porte erano in quella stanza; l'una comunicava col resto della casa per un andito, nel quale a pochi passi era l'uscio della camera del padre: l'altra porta metteva nelle due camere in cui dormivano i bambini. Matilde spense il lume e cercò dormire, ma il sonno fu ribelle.
Confinato per intere giornate nel suo studio, presso il quale aveva ora anche la sua stanza di riposo, egli saliva di raro assai nelle camere superiori; ed in quella gi
Sulla tavola stava un doppiere, che la Teobaldi ravvisò nella penombra; ella lo accese, gettò un'occhiata in giro, afferrò il senso di desolazione ond'erano invase quelle camere, nelle quali s'era svolto un poema d'amore.
La Teobaldi, rimasta sola, col cuore gonfio di gratitudine per la missione delicata affidatale da Loredana, col cuore gonfio di sconforto per la partenza della fanciulla, disdegnando esprimersi con l'albergatrice, salì nelle camere di Loredana, ne trovò l'uscio aperto, entrò.
Fugacemente notai che, seduto a fianco di Lidia, Gian Luigi si trovava in posizione svantaggiosa, perchè appariva più piccolo della donna. Io era tuttavia sotto l'impressione della festa di ballo e delle sue conseguenze con Lidia; rispondevo male alle interrogazioni che mi si facevano e se non fosse stata la visita di Gian Luigi avrei raggiunte le mie camere al primo pretesto. Guardavo le donne.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca