Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 29 giugno 2025
Io non sono mai triste, nè mai allegro. Io sono saggio; siatelo anche voi. Lo sarò rispose Calliope nettamente sorridendo. Si riposavano. Lui le parlava sempre quietamente. Lei ascoltava con gli occhi bassi, con un lieve riso della bocca. Cara fanciulla, la vita è fatta di queste separazioni. Ci sembrano amare, non sono.
Da una settimana Dionisio Catargì era partito per la campagna, per la raccolta della passolina che si fa nel luglio. Paolo leggeva un libro francese, un romanzo d'amore. Calliope ascoltava. D'un tratto egli si arrestò e la guardò. Ella era pallida, con gli occhi chiusi. Lui, preso dal suo orgoglio di seduttore, si chinò per baciarla audacemente sulle labbra.
Egli non corteggiava le fanciulle, oppure le corteggiava tutte, compresa Calliope Stavro. Quando passava a cavallo per le vie di Santa Maura, cavaliere bello ed elegante, egli salutava ogni fanciulla che accorreva al balcone con un saluto profondo e uno sguardo significante. Egli scriveva sui loro albums bellissimi versi, versi cupi e passionati, che turbavano quella a cui erano diretti.
Eppure Calliope Stavro odiava profondamente la passolina. Era una fanciulla a venti anni, alta, elegante di figura, con uno strano e gracile volto bruno sotto il biondo dei capelli, con certi singolari occhi verdi. Anche lei era stata educata a Parigi, una educazione frivola ed arida. L'anima sua era rimasta chiusa.
Forse sì come sempre ebbi nimica la stella a i miei disir, così avien ora ch'io non goda e non sorti una tale brama. O pur ch'ad alma sì saggia e pudica parlar di me basso suggetto fora: come che sia il bel vostro a sè mi chiama. Di Benedetto Arrighi Voi che volgete il vostro alto disio a la chiara virtù, donde si coglie quelle onorate, sacre, sante spoglie, di che va altera e Calliope e Clio;
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca