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Aggiornato: 16 giugno 2025


Morto Corrado Svevo, i tedeschi elessero a re loro, e cosí, giá incontrastabilmente nel fatto, re d'Italia e imperatore, Federigo I detto «Barbarossa», figlio di quel fratello di lui che aveva preteso all'imperio, e di Giuditta de' Guelfi Estensi. E riunite cosí in lui le due parti germaniche, rimasero pacificate allora e per alcun tempo.

Una di queste sorgenti porta il nome di Barbarossa, non dell'imperatore tedesco, ma bensì del corsaro che attaccò e saccheggiò, nel 1544, Porto Longone. Il suo nome è ancora vivo in diverse isole del Mediterraneo, forse in tutte, poichè non ve n'è alcuna in quei paraggi che non sia stata visitata da questo che fu il più ardito di tutti i pirati.

Narro di Federigo nipote del respinto Barbarossa, e di Gregorio IX: costui che compose il libro delle Decretali, congerie informe di rescritti emanati per casi speciali, e da lui promossi alla dignit

Chi? Margherita? che celiicontinuò l'improvvido. Essa non vede anzi quella sant'ora di nettar il paese da queste sozzure. Ella ci narrò la storia di Galvagno Visconti suo antenato, il quale, al tempo del Barbarossa, andava attorno vestito da buffone, colla cerbottana in mano, fingendo strologare: e intanto macchinava, e conduceva maneggi per la liberazione della patria.

Un giovane benedettino mi condusse nell'archivio del convento, che conserva diplomi imperiali di Enrico III, di Corrado III e di Barbarossa, e molte Bolle papali. Formava il suo vanto principale il più antico documento che Perugia possegga; il privilegio di Benedetto VII, del 978, fondatore e primo abate del convento.

Le truppe imperiali scendono le Alpi e si riversano in Italia. Barbarossa è furente. I fuggiaschi raccontano delle sue collere infinite. Ha giurato di distruggere quanto si opporr

Chi vinse, il 29 maggio 1176, contro Federico Barbarossa in Legnano, la prima grande battaglia dell'indipendenza Italiana? Il Popolo. Chi sostenne per trent'anni l'urto di Federico II e del patriziato ghibellino, e ne logorò le forze davanti a Milano, Brescia, Parma, Piacenza, Bologna? Il Popolo.

Fu davanti al suo altare che Alessandro III, nel giovedì santo del 1160, maledì il grande imperatore Barbarossa; fu che Innocenzo III lesse la bolla che scomunicava Federigo II; e fu finalmente che Alessandro IV lanciò l'anatema contro il giovane eroe Manfredi.

Oh se anche adesso il papa volesse parlar alto, e quando uno si fa tiranno, negargli le consolazioni della religione, la comunione coi fratelli!» A Gorgonzola il re Enzo era caduto prigione dei prodi Lombardi: Ora vanno essi a prigione dei principi». Al ponte di Cassano i Milanesi avevano respinto Federico Barbarossa; una lega benedetta dalla croce, v'avea fiaccato l'orgoglio di Ezelino...; Treviglio stava libero ancora; Possa conservarsi

Le peripezie del viaggio lungo i deserti di ghiaccio, coi lupi affamati che saltavano attorno alla slitta, erano innumerevoli e svariatissime, ma presto o tardi si arrivava felicemente al castello del principe. Era un castello in mezzo alla neve, con parco e giardino inglese, illuminato a luce elettrica. Nel castello, Barbarossa ne tentò di tutti i colori contro la virtù della diva.

Parola Del Giorno

branchetti

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