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Aggiornato: 21 maggio 2025


Se entrambe le ambascierie trovavano favore, egli sarebbesi attenuto all'esito della più vantaggiosa; se una andava fallita, poteva sperare nell'altra.

Orbene, disse mastro Jacopo, rabbruscandosi; e se avesse proprio voluto fare un ritratto, che ci vedreste di male voi altri? Niente, Dio guardi; niente nell'intenzione. Ma quanto all'esito del tentativo.... Vedete qua Tuccio di Credi, il quale sostiene che la somiglianza è tutta dovuta alla parsimonia dei tratti. Il vostro protetto ha trovata l'aria della figura, e nient'altro.

Il duca esitò un poco, indi: , via; farò anche questo per voi.... D'altronde quando penso all'esito della sua impresa, al vantaggio che ne ottenne.... non posso adirarmi seco. Basta.... sono contenta.... Poi, gettando gli occhi sulla lettera di donna Maria, che teneva sulle ginocchia: Ah! disse, vedo, sua moglie gliel'aveva involata. Oh! non credo vogliate pigliarmi a confidente ora!...

Ieri, se lo lasci dire da uno che è vecchio, Lei era ancora un ragazzo; oggi diventa un uomo. Cominci bene; sia un uomo prode. In quanto all'esito, è certo; gli avversarii non si sentono in gambe. Ariberti era giovine e nuovo a quei cimenti, ma sentiva altamente di . Sono tranquillo; rispose, e sappia, signor Falzoni, che non tremerò davanti alla canna di una pistola.

Doveva far il gargarozzo lungo un miglio, ché, calando giú per quello il cibo, durasse il diletto tutto un giorno; e le budelle far tre diti, dalla gola al buco di sotto, largo, aperto, che, subito inghiottito, uscisse fuori, e fusse l'introito uguale all'esito.

Dalla scemata reputazione vedeva scaturire una serie di mali, di cui il meno grave consisteva nel rinunziare affatto alla impresa; tante durate fatiche, tante concepite aspettative, i lunghi desiderii, i disegni, commettere all'esito incerto di una battaglia, dove nulla gli avrebbe giovato la esperienza della milizia, nulla i buoni cavalieri armati da capo a piedi con grave dispendio, non gli sembrava, era prudente: conosceva inoltre benissimo che quei molti Romani, che gli si erano aggiunti, non venivano mica per aiutarlo; solo a partecipare delle spoglie conquistate dal valore dei suoi; e che al primo disastro se ne sarebbero andati come erano venuti, spargendo da per tutto per onestare la fuga, la nuova della sua disfatta, con mentito racconto magnificandola.

Aveva l'aspetto sconvolto, lo sguardo incerto, un tremito in tutta la persona. Era come un uomo, la cui vita è affidata a una suprema risoluzione, d'esito incerto, e magari all'esito d'un delitto.

Nel giugno dell'anno 1576 Sebastiano Veniero, Procuratore di S. Marco, succedette al defunto Mocenigo, ma un solo anno sulla sede ducale rimase. Questo Doge, che era stato capitano generale sulla flotta, e il quale col suo valore contribuito aveva all'esito fortunato della battaglia di Lepanto in cui il centro comandava, la ricompensa più grande dalla patria ottenne pe' suoi sparsi sudori. Distribuendo a' nobili il consueto dono, volle, che nel diritto inciso fosse il protettore S. Marco in atto di benedire, con la sinistra allo stendardo appoggiata, mentre il Doge genuflesso gli presenta un ramo di palma in omaggio per la ottenuta vittoria, ed un Angelo a volo discende dal cielo col ducale berretto apparecchiato a collocarglielo sul capo col motto: [SC[SEB. VENERIO. P. MVNVS]SC]., e sotto [SC[ANNO. I.]SC], e tutto ciò in memoria di essere stato dal suo Angelo tutelare nella famosa giornata salvato. Nel rovescio poi ricorda la protezione del cielo accordata alla citt

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