United States or Germany ? Vote for the TOP Country of the Week !


Fu, in tutto, secondo de' grandi papi politici. Agilulfo e Teodelinda poi furono fondatori di chiese e monasteri; fra cui principale San Giovanni di Monza, dove mostrasi tuttavia, fra parecchie corone di essi, quella «di ferro», che dicesi d'uno dei chiodi della Passione di Nostro Signore; ed è quella su cui, cingendola, pronunziò Napoleone quelle vane parole: Guai a chi la tocca.

Del resto Agilulfo ebbe a reprimere parecchie ribellioni di duchi, talor alleati co' greci; guerreggiò con questi, impose loro tributo, e soffrí una correria degli ávari nel Friuli. Morí nel 615, ed ebbe a successore Adaloaldo figliuolo suo e di Teodelinda, giá associato da fanciullo al regno.

Ma morí poco appresso . Allora, i longobardi diedero alla giovane lo scegliere a se stessa un nuovo sposo, ad essi il re; ed ella si scelse Agilulfo duca di Torino. Regnarono insieme e gloriosi venticinque anni.

Misero ritratto di tre secoli di letteratura! ma che si potrebbe argomentare dalla storia politica; allor veramente i barbari distrussero le poche lettere antiche, le molte cristiane che rimanevano. Delle arti, l'architettura trova sempre qualche modo di fiorire sotto a principi potenti quantunque barbari; e cosí fiori sotto Teoderico, e poi sotto Teodelinda ed Agilulfo.

Ariani Agilulfo e i longobardi, cattolica Teodelinda, ella a poco a poco convertí lo sposo e gran parte della nazione; e fu un nuovo e massimo addolcimento della conquista; avendo noi veduto al tempo de' goti, ed essendo sempre pessima di quante differenze separan conquistatori e conquistati, peggiore che non quella stessa delle lingue, la differenza delle religioni.

Ad arruffargli i disegni non chiesti, e manco desiderati compagni, ecco accostargli i Langobardi dai Pontefici vigilati con sospettosa inquietudine difficile nascondersi a cui brama il medesimo fine di te. Con industrie sottilissime il Papato impediva i Langobardi si allargassero in Italia; molestamente patì che si voltassero al cattolicesimo, e quantunque nella congiuntura del figlio partorito da Teodolinda ad Agilulfo catecumeno novello con magnifici doni li presentasse non attese meno alacre ad attraversarli occultamente; quando poi Agilulfo, incoronando il figlio incise intorno alla corona la leggenda: «Agilulfo per la grazia di Dio uomo e glorioso re, di tutta la Italia offre a San Giovambattista nella Chiesa di Monza» il Papato se la legò al dito, e certo pensò «prima che questo accada ci voglio essere anch'ioIl Papa presagiva, e per quanto stava in lui provocava l'anarchia universale, sapendo come in siffatte occasioni il corpo più ordinato degli altri (e basta eziandio meno disordinato) s'impadronisca del moto; però la dominazione langobarda non che emula ma nemica detestava; nondimanco Liutprando pure queste cose sapendo col mostrarsi quanto il Papa, e più del Papa, svisceratissimo della purit

Tuttociò sembra accennare in quel re un ozio, un insolito tollerar i greci, non sofferto dai longobardi . Succedette Arioaldo, duca di Torino e marito di Gundeberga, figlia essa pure degli amati Agilulfo e Teodelinda; ed essa, caduta in sospetto al marito, fu chiusa in una torre, giustificata poi e liberata per un combattimento singolare. Arioaldo morí nel 636.