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Aggiornato: 12 ottobre 2025
«La scrittura che vi fu proposta è buona. Il teatro di Reggio d'Emilia, nella stagione di primavera, è un teatro importante. Transigete sugli interessi pur di combinare codesto affare che può esservi molto utile. La tessitura dell'Africana va benissimo per la vostra voce, ed in pochi giorni potrete imparare la parte.
Sentite. Voi sapete che io ho un carattere sentimentale e un temperamento amoroso. L'amore, così, è stato il grande affare della mia vita. Io ho amato varie volte e con entusiasmo, con profondit
La moglie che gli sta vicino, grassa impellicciata, quarantenne, vecchia luna, approva col vasto seno. Se un affare mi va bene, mi prenderò in affitto una villa per l'inverno prossimo. Non capisco come si possa, quando si può, preferire di passare l'inverno nel fetido nebbione milanese. Ora c'è molto lavoro. Io quest'anno per il lavoro non ho fatto la campagna.
Voi, riprese il duca, avete confessato mio padre, ed egli vi ha confidato un segreto. Ebbene? Ebbene, quel segreto io voglio sia sepolto per sempre: sicchè, mi comprendete.... Guai a voi se lo aveste a svelare! Ma la mia coscienza.... Che coscienza! interruppe don Francesco: cosa c'entra la vostra coscienza in un affare che riguarda soltanto la mia famiglia?
Troppo forte parlava in lui il senso logico delle cose, che tra mille ragioni sa sciegliere la più solida, cioè quella che contiene tutte le altre: e troppo bene vedeva quel che sia la commedia umana per desiderare l'onore di ammazzare e molto meno quello più discutibile di farsi ammazzare in un mondo in cui la vita è tutto e la morte un cattivo affare.
Va bene; di questo affare me ne incarico io; vado anzi sul momento a consultarmi con Sua Eminenza il segretario di Stato. Quanto a lei, non se ne dia altro pensiero: il detenuto passi a mia disposizione, ed io penso al rimanente. Come comanda vostra eccellenza; sar
Son venuto, disse il monsignore travestito, per parlarvi di un affare riservato. E così dicendo, volse in giro un'occhiata, che si fermò a due riprese prima sull'una poi sull'altra delle due donne. Troppo onore, soggiunse il prete. Venga, venga nella mia stanza. Ma l'altro, senza far mostra di volerlo seguire, disse seccamente: Stiamo bene anche qui.
E Marco si tolse il cappello in segno di rispetto. Ora, io sono particolarmente interessato in questo affare; non posso permettere che il signor marchese.... che V. S... dissipi la mia parte; o possa negarmela. Io ho usato, dunque, di un mio diritto di socio in affari: la ditta è; marchese Piero di Trapani e Marco Alboni. Non se n'esce!
Oh, signore, non vi credo poi tanto scrupoloso! Fu la volta del duca ad annuvolarsi.... Ed il cavaliere dell'Isola, che senza alcun diritto, lo sapeva benissimo, voleva spogliare, gli apparve tosto dinanzi; ma di quel maledetto affare, com'ei lo chiamava, non voleva più parlare colla duchessa per non udirsi rispondere freddamente, come al solito, che mai lo avrebbe approvato....
Pur troppo, come le ho detto altre volte, il vendere gli oggetti preziosi, è sempre un cattivo affare; ma, ora, in questo momento, non abbiamo da scegliere: se il ricavo non sar
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