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Il Piticchio stesso, non ostante l’alta sua posizione artistica ed economica, non negava l’opera sua, perchè i compensi dei padri Filippini dell’Olivella facevano gola a chicchessia. ¹⁰⁵ Possediamo un bel volume, contenente una trentina di queste sacre azioni. La sola parte del Trionfo della Religione è «per le stampe del Barravecchia, 1807».

Nasce a Nizza, nel 1807, figliuolo di un modesto capitano di mare, e comincia la vita, si può dire, con due atti eroici: a otto anni, salvando da una gora una donna che annega; a tredici, salvando una barca di compagni dal naufragio. Adora il mare, s'imbarca mozzo in un brigantino, viaggia in oriente. A diciassett'anni va sulla tartana del padre a Fiumicino, e visita la prima volta Roma, dove, tra l'entusiasmo patriottico per le grandi memorie, gli balena la prima idea dell'incanalamento del Tevere, che propugner

Ma del beneficio della luce il Lebrun godette per poco tempo, poichè morì nel mese di settembre dell'anno 1807. I critici contemporanei del Lebrun non lo stimavano inferiore al lirico Giambattista Rousseau, specialmente per le due Odi al Buffon, per l'Ode sopra il vascello Le Vengeur, e per le sue traduzioni e imitazioni delle Odi d'Orazio. Ebbi sotto gli occhi un ritratto del poeta Lebrun, una figura nervosa, un profilo sottile, che non doveva inspirar molta simpatia; il Manzoni era tuttavia in quell'et

Il dottore sapeva, da sorgente autentica, che Maria Lucrezia Paolina di Nubo era morta presso la sua nutrice, nel 1807.

Io dubito che l'amore abbia dettato que' versi, e che nell'anno 1807 il Poeta avesse gi

Se io non mi sono ingannato in tale congettura, si spiega forse meglio come, pubblicando i Sepolcri a Brescia nell'anno 1807, il Foscolo provasse una certa maliziosa compiacenza nel citare, per segno d'onore, in una nota i versi del Manzoni, relativi ad Omero libero, che non adulava i potenti, ad Omero, di cui il Monti e il Foscolo rivali traducevano allora l'Iliade, I versi citati sono questi per l'appunto: Non ombra di possente amico, lodator comprati avea quel sommo D'occhi cieco e divin raggio di mente Che per la Grecia mendicò cantando.

Finalmente il SAINT-EDME, dopo aver notato che gli elettori del Regno, i quali secondo la Costituzione di Lione erano 300 nel Collegio dei possidenti, 200 in quello dei Dotti e 200 in quello dei commercianti, erano poi cresciuti di numero per i decreti del 5 dicembre 1807 e 17 luglio 1808, che nel 1814 ammontavano a 1153 (possidenti 495, dotti 329, commercianti 329), conchiude la sua nota cosí: «Les électeurs aux colléges réunis