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Prosatore, poeta, erudito, il Vigo non lascer

La nostra Giovanna ebbe dunque la sorte di trovare subito una pattuglia dei Mille che passava per la contrada, comandata dal prode Vigo Pelizzari, uno dei più distinti ufficiali della prima spedizione e conosciuto dalla Giovanna. «Per amor di Dio! comandante, venite presto per salvar uno dei nostri

La stampa di quel carme gli costò parecchie centinaia di lire. Il Vigo, anche per le condizioni librarie di allora, stampava a proprie spese e regalava largamente le sue pubblicazioni. Aveva una lunga lista di Accademie e di uomini illustri a cui stimava suo dovere farne omaggio. Credo che soltanto le due edizioni dei Canti popolari siciliani lo abbiano compensato delle spese.

Il Rubieri aveva combattuto a Curtatone ed era stato ferito. Parecchie altre cose si potrebbero spigolare da questo volume; ma io mi fermo qui. Il prof. In ogni modo la sua pubblicazione è importante. L'affetto di concittadino non ha fatto velo al suo giudizio, e per ciò gli auguro che porti presto a fine la biografia di Lionardo Vigo.

Non ostante tutto questo, Lionardo Vigo è una figura attraente. Alcune qualit

Rotando la formidabile scimitarra, Vigo si aprì un varco verso la scena di morte, e come un'onda incalzante seguivanlo i fieri militi di Melazzo e di Reggio, rovesciando a destra e a sinistra i soldati del sanfedismo, a furia di baionettate e colpi di calci di fucili. Tardi però sarebbe giunto il soccorso senza la risoluzione impavida del nostro superbo ligure.

Seppi, parecchi anni appresso, quando svelai dopo la morte del Vigo la mia marachella giovanile, che il professor d'Ancona, dalla sua cattedra di Pisa, aveva a lungo discusso intorno alla questione se Dante avesse tolto a imprestito quel verso da l'ignoto poeta popolare siciliano, o se il poeta siciliano lo avesse rubato all'Alighieri.

Giovanna, nella sua vita non avea mai sognato di possedere tanto coraggio quanto ne dimostrò in quella sera. Essa dopo d'aver avvisato Vigo del pericolo del suo Bajaicò, non lo lasciò più d'un passo, ed il martire di Mentana sotto la di lei guida, potè giungere sul luogo del supplizio colla celerit

Vi era tanta eloquenza in quelle brevi parole e nell'occhio corvino della bella figlia di Partenope, che Vigo gettò la mano sull'elsa, sfoderò la sciabola e precipitossi sulle tracce dell'interessante donna, seguíto dai suoi militi di Marsala, svelti come caprioli. Entrare, percorrere la prima stanza e gettarsi pei corridoi, fu un attimo.

Ma come uomo, con tutti i suoi difetti, con la passeggera nube a cui egli stesso accennava con rammarico, dandone la colpa ai subdoli consigli del Malvica che offuscò per un istante il suo patriottismo siciliano, come uomo, ripeto, Lionardo Vigo è assai interessante e simpatico. Un'ultima spigolatura.