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E taciturna, coi fieri occhi lionati che guardavano la via di Santa Lucia che era piena di sole, di carrozze, di persone, che era attraversata ogni minuto dai trams, ella lavorava a una sua calzetta azzurra, col tallone bianco. Gennarino, il pizzaiuolo, passò, portando sul braccio un largo scudo di stagno, su cui erano disposti, a corona, i segmenti di pizza, odorosi di pomodoro e di origano.

Qui le mani inglesi manipolano le finanze della Repubblica. Gl'inglesi sono i veri padroni dell'Argentina; essi hanno tutte le ferrovie, il porto, le opere colossali dell'acqua potabile, i trams, tutte le principali imprese; un investimento di un seicentocinquanta milioni di franchi, senza contare i prestiti allo Stato. La capitale finanziaria dell'Argentina è Londra.

Ella sostenne un minuto lo sguardo di Massimo, poi le palpebre le batterono, ammaliate, non reggenti a quel fascino: Siete voi che siete dolce le disse lui, all'orecchio. Adesso avevano voltato l'angolo di Mergellina, costeggiavano, lungo la via di Posillipo, tutta piena di ville, di osterie, di trams che passano continuamente, in tutte le ore della sera, specialmente in estate.

Così, camminarono, senza darsi braccio, verso Posillipo, sul piccolo marciapiede rasentato dai trams che vanno e vengono: imbattendosi in gente che tornava a piedi, in piccole comitive schiamazzanti, in coppie solitarie appoggiate al parapetto, guardanti il mare. Massimo e Luisa, avanzando lentamente, non parlavano, divisi sempre da coloro che transitavano. Le ville a mezza costa, e quelle giù, al mare, avevano innanzi ai portoni delle carrozze che aspettavano: i balconi lasciavano udire la musica che vi si faceva, il sottile e immemore concerto delle notti estive napoletane: degli equipaggi, di ritorno, passavano; le donne erano avvolte in lievi scialli bianchi. Senz'accorgersi della via, Massimo e Luisa andavano innanzi, innanzi: la linea dei trams finì; si fecero rare, poi sparvero, le osterie; la gente s'era diradata, a poco a poco, e quando ebbero voltato l'angolo della villa Dini, la solitudine fu perfetta. Solitudine bianca, senza terrori di ombre, senza la tetraggine che ispirano la campagna e il mare, di notte. Solo un alto, lontanissimo cielo; solitudine mite, piena di giardini in fiore tutti candidamente frastagliati dalla luce lunare, piena di parchi dai grandi alberi immersi nel chiarore, piena di vigne folte che l'autunno aspettava, per la vendemmia, piena di orti dove ancora, come un po' dappertutto, si udiva l'odore del gelsomino notturno. La via era deserta, l'ora era tarda, ormai: e solo, ogni tanto, qualche rara carrozza ritornava da villa Postiglione: tutto Posillipo, con le sue campagne, col suo mare, coi suoi rotondi piccoli golfi che sembrano, in fondo alla riva, un grande occhio azzurro divino, coi suoi profumi, pareva che appartenesse a Massimo e Luisa, Egli camminando con la testa bassa, con gli occhi bassi, giuocava con la mazzettina di ebano, urtando le pietruzze della via; Luisa andava accanto a lui, fissando gli occhi sul mare: ma i suoi occhi avevano un velo innanzi, il suo sguardo aveva la fissit