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Fermatici all'ombra di un bel gruppo d'alberi per la colazione, proseguimmo poi a piedi per procurarci colla caccia il pranzo, e quando ci fermammo la sera, la nostra casseruola traboccava infatti di pernici e faraone. La notte fu fredda e tanto umida che ci trovammo la mattina come usciti da un bagno.

Il seguente proseguimmo fino a Narni, dove ci fu dato noleggiare una vettura per trasferirci quel giorno stesso a Civitacastellana. A poche miglia da Otricoli, ci venne veduto, attraverso il polverio della strada, un vecchierello appoggiato alla muraglia come persona affranta dalla stanchezza.

Li 21, alle 5 proseguimmo pel grandioso anfiteatro prativo della Fous, circondato da monti ertissimi, poi per un buonissimo sentiero fra i due laghetti del Clapier sino ad una specie di terrazzo a circa m. 2600 di altezza, poco sotto il Passo Pagarì. S. di fare l'ascensione del Clapier che, visto da quel lato, ha l'aria tutt'altro che minacciosa.

Altri sul posto Disceser dei caduti e novamente Si contrastò, fin che si vide il mucchio Emergere dei morti e far parete Ai combattenti. Allor fu che dal colle La mitraglia tedesca e morti e vivi Spazzò via come volano le stoppie Per il campo al soffiar dell'uragano. Proseguimmo pel campo.

Il 28 giugno, il pittore ed io partimmo lungo questa spiaggia per recarci ad Astura, distante circa tre ore di cammino. Il mattino era di una limpidezza straordinaria, il mare tranquillissimo ed il capo Circeo, avvolto in una tinta rosea, davano al quadro un aspetto del tutto omerico. A Nettuno comprammo vino e pane e quindi proseguimmo la nostra strada.

Il giorno seguente non proseguimmo che fino a Sant'Anna, ove cadde un po' di pioggia, la sola che ebbi a vedere durante queste escursioni, anche nell'estate 1893, che sotto questo riguardo era piuttosto sfavorevole. Mangiammo e dormimmo nella Trattoria Piacenza, modestissima a dir vero, ma sufficiente per uno che è abituato allo scarso conforto dei gias.

Proseguimmo la nostra strada e ci fermammo di nuovo per riposarci sulle rovine del palazzo romano, dalle quali il melanconico castello appariva ancora più bello e più espressivo nell'incerta luce del tramonto.

La mattina all'alba proseguimmo il cammino e raggiungemmo Garibaldi a Castel Giubileo, che su per quei poggi a pochi chilometri da Roma scorreva agile come pardo e col binoccolo adocchiava intento la citt

Quando il giorno dopo videro la nostra decisione di partire, temendo le conseguenze del nostro malcontento, vennero in processione a dichiararci la più profonda simpatia ed amicizia e prometterci che se restavamo, ci avrebbero mandato ogni sorta di viveri, ma noi ci mostrammo fermi, e caricate le mule, proseguimmo verso sud, lungo il lago, e piantammo le tende in riva a questo, dopo due ore di cammino, presso alcune meschinissime capanne basse, ristrette e totalmente coniche, costrutte con erba e canne palustri e abitate da pochi miserabili pastori.