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Lascia che ne ammazzi a conto almeno un paio: e dicendo traboccava giù in terra, se le mani pronte di Beatrice nol soccorrevano. Badiamo a salvarci, per amore di Dio... vedete, che male potete reggervi in piedi;... e ripresolo pel braccio lo traeva seco.

meno squisita fu la lista dei vini che un cameriere biondo come Apollo, versò di seguito in una serie di bicchieri di cristallo degradanti come una zampogna, dal bianco Chablis, dal Bordeaux lucente come sangue vermiglio, allo Champagne biondo e spumante che traboccava fremendo dalle coppe fragilissime.

Era colmo e traboccava il vaso delle nequizie governative: con gente capace di simili azioni accordo tolleranza potevano più a lungo perdurare, e G. Mazzini nella sua lealt

E scappai con in cuore il tesoro d'una certezza soave, calda, irruente. Nell'aperto riso, nel tripudio immenso di tutte le cose, come esultava e traboccava, cantando, il mio essere!

Folco se ne stupiva senza parlare; perchè non appena varcata la soglia della loro camera all'albergo, Gioconda traboccava di gioia, d'allegria, di spensieratezza; si accoccolava volontieri per terra, cantava a gola spiegata, sfrenava quasi selvaggiamente la furia delle domande; era per Folco solo, nella più soave intimit

E falciando largamente tra le imagini onde il romanzo traboccava, e citandole ad esempio da fuggirsi, dichiarava che l'autore con quella sua barca parata di pennoncelli sarebbe presto andato a finire «sulle secche della follia»; ma, aggiungeva con tristezza, «sentirete come batteran le code i pòmpili seguaci tra la scìa spumosa......

La respirazione dei miei fratelli dormenti fingeva il sonno di un mare possente, su una spiaggia. Ma l'entusiasmo inesauribile dell'aurora traboccava gi

Non potevo nemmeno ricordarmi chi era; stavo così bene vicino a lei; tutto il peso de’ suoi capelli soffici e caldi mi traboccava su la spalla ingombrata; le sue braccia morbide, impure, avvinte alla mia persona mai da nessuno abbracciata, oscuramente mi facevano sentire il bisogno di coricarmi supina. Era tardi; faceva un po’ freddo; su noi, su la nostra coltre, dormiva un raggio di stelle.

Poichè fu trascorso spazio lungo di tempo in silenzio affannoso, Beatrice, comprimendo la passione che le traboccava dall'anima, si provò a confortarlo con voce mansueta: Quietati, Virgilio, tu avrai colto il mal tempo... No, egli era tranquillo... Forse turbato da qualche cura segreta...

Forse non l’ascoltavo nemmeno più. Ne’ miei sensi traboccava la memoria di altre cose infinite, cose da nulla, pressochè inafferrabili, che nondimeno erano state fra lei e me. Avevo perduto per sempre il mio cuore di fanciulla.