United States or Estonia ? Vote for the TOP Country of the Week !


§ III. Di coloro che peccano mortalmente, rendendo il debito coniugale.

Se c'è peccato, esso sta nel pericolo di commetterlo, andando più oltre: e il pericolo c'è sempre. Se i fidanzati o i vedovi acconsentano alla dilettazione carnale, che sorge prevedendo il futuro accoppiamento, o rammentando gli accoppiamenti passati, peccano mortalmente, imperocchè si figurino il congiungimento venereo come effettivo e vi si dilettano volontariamente.

I. Peccano mortalmente i coniugi, non quando il loro accoppiamento carnale avviene all'infuori della vagina della donna, o quando si spande, fuori della della stessa vagina e deliberatamente, l'umore spermatico; ma altresì, quando cominciano essi l'accoppiamento carnale nelle parti deretane colla intenzione di consumarlo poi nella vagina femminile imperocchè qui essi ricorrono ad un mezzo che è in tutto sconveniente, e siccome questo mezzo tende per stesso a far spargere il seme fuori delle parti sessuali della donna, così esso non è, infine, se non una sodomia.

Di coloro che, rendendo il debito coniugale, peccano venialmente. § I. Dell'obbligo di rendere il debito coniugale. Secondo la S. Scrittura e la Ragione, è stretto obbligo in ciascun coniuge di rendere il debito coniugale all'altro che lo chiedessse espressamente o tacitamente.

Similmente è impossibile trovare una giustificazione sufficente per coloro che fanno professione di vendere cotesti libri: peccano mortalmente dunque quei librai che li tengono nel loro negozio, che li espongono e li vendono al pubblico.

Il Banchetto dei Cesari è una satira piena di spirito e di saggezza, che fa onore a Giuliano, e come scrittore e come uomo e come imperatore. In quella satira egli passa in rivista tutti i suoi antecessori, di cui mostra gli errori, le colpe ed i vizî. Uno solo trova grazia presso di lui, ed è Marco Aurelio. Mirabile, davvero, questo giovane trentenne, che, padrone del mondo, pone, davanti a , come modello di condotta, il più savio degli imperatori. E su questa preferenza sono armonizzati tutti i giudizi dello scrittore, i quali, se peccano, talvolta, di severit

Le donne che non hanno marito vogliono averlo sono in condizione di averlo peccano mortalmente, come dice S. Tomaso, se si adornano colla intenzione di ispirare amore negli uomini, in quanto che, in codesto caso, sarebbe un amore non tendente al matrimonio, e per ciò necessariamente impuro.

I re e i principi, affine di conciliarsi l'affetto dei loro sudditi; Le persone che seguono il principe, ecc. Tutti costoro non peccano, ma ad una condizione, cioè che assistano agli spettacoli senza intenzioni lubriche e senza acconsentire a emozioni voluttuose, caso mai insorgessero.

Per la stessa ragione devesi dire che coloro i quali fanno uso di maschere non peccano sempre mortalmente, p. e. se ciò fanno per spasso o per leggerezza, escluso ogni pericolo ed ogni scandalo, specialmente poi quando non indossano vesti dell'altro sesso, ma soltanto quelle d'una altra condizione sociale, come se un servo vestisse gli abiti da padrone, o una domestica figurasse collo abbigliamento di signora.

1. Quelli che scrivono libri gravemente osceni peccano mortalmente, imperocchè d