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L'accentramento soverchio, ecco il male della Francia; e in questo le nocquero ad un modo i suoi re, i suoi ministri, i suoi imperatori, le sue stesse fortune militari. Speriamo che il reggimento repubblicano le porti un rimedio efficace. Per questa speranza, si può perdonare alla repubblica odierna il suo primo errore, come certuni chiamano l'esposizione mondiale, che costò sessanta milioni e non ne diede che trenta, a rifare la spesa. I forastieri, ed anche per una gran parte i provinciali, hanno portato per cinque o sei mesi il loro danaro a Parigi, che ne ha avuto per tutto il vantaggio, lasciando alla Francia trenta milioni di debito. Parigi si è arricchita di cento milioni; la Francia si è impoverita di trenta. È poco, si dir

Quindi ad esso l'occasione, quasi il dovere di far l'opposto del predecessore, di lasciar Germania per attendere a Italia; di vendicar Lotario il penultimo imperadore, a cui erano state chiuse in faccia le porte di tante cittá italiane. Oramai queste discese degli imperatori erano diventate guerre naturali, e poco men che universali tra noi.

La Chiesa è stata assai più feroce contro Giuliano che contro qualsiasi degli imperatori che pur l’hanno perseguitata col ferro e col fuoco. Eppure Giuliano, che aveva iniziata una sistematica restituzione del Politeismo, non ha versata, di sua iniziativa, una goccia di sangue per la causa che gli stava a cuore assai più delle sue imprese guerresche e delle sue riforme amministrative. Anzi, come vedremo, proclamava ufficialmente il principio della tolleranza e non voleva le conversioni forzate. Ma la Chiesa era ispirata da un istinto sicuro. Sentiva che la persecuzione, dopo tutto, era una forza per lei ed uno strumento di vittoria. Quanto più perseguitata, tanto più potente. S’era ormai avvezza ad affrontar impavida la violenza, ma essa si arretrò spaventata davanti a questo giovane che, dal trono imperiale, predicava il ritorno al Politeismo, in nome della ragione e della morale. Era una cosa tanto nuova ed inaspettata che essa vi vide un pericolo maggiore di quello che fosse nella realt

Perocchè il papa se la diceva poco coi Visconti, i quali, desiderando tiranneggiare la patria, opprimevano la causa guelfa per affidarsi agli imperatori, da cui ricevevano sempre appoggio i nuovi signorotti. Le cose erano procedute a segno, come altrove abbiamo accennato, che il papa, in castigo del parteggiare coll'imperatore Lodovico scomunicato, proferì l'interdetto contro i Milanesi.

Fan lega oggi re, papi e imperatori; doman saran nimici capitali: perché, qual l'apparenze esteriori, non hanno i cor, non han gli animi tali; che non mirando al torto più ch'al dritto, attendon solamente al lor profitto. 4 Il santo vecchiarel ne la sua stanza giunger gli ospiti suoi con nodo forte ad amor vero meglio ebbe possanza, ch'altri non avria fatto in real corte.

Papi ed imperatori altro non furono che carnefici della giustizia suprema! Eppure m'inchino davanti a te, Roma!... perchè in te spero, in te che lavata dall'immondizia di cui sei insudiciata, oggi riapparirai risplendente dell'aureola della libert

Qui è la formola del giuramento ligio che debban rendere a Roma. Non possano essere imperatori, re de' Romani, o di Teutonia, signori in Lombardia, o Toscana. Gli eredi loro, se eletti ad alcuna di queste signorie, lasciala. Le eredi del regno non si maritino a principi di quelle regioni. Stabilito un giuramento per le condizioni dell'art. 12.

Se egli non avesse visto quella doppia serie di imperatori, se invece di essere nato sotto Claudio, fosse nato ai tempi di Tito, forse non avremmo le sue satire; ma le impressioni di gioventù dettero la direzione al suo spirito; in fondo poi la societ

E adesso... lo so anch'io; siamo in un ronco, e la è dura di dover dare indietro, al cospetto di tutti. Ma infine, non sarai tu il primo a cui è capitato il somigliante. Papi e imperatori, principi e capitani ti offre la storia in buon dato, che hanno dovuto, un giorno della lor vita, appender la voglia all'arpione. E non si son mica guastati il sangue per così poco; hanno aspettato la volta loro, ed hanno messa a più certo segno la mira. Impara anche tu; lascia di trarre in arcata e lontano; mira da vicino e traggi di punto in bianco; è buon colpo. Fa a modo mio, Giacomo, e non avrai sopraccapi. Sai donde vengo? Da caccia, ti dir

Tutta questa spiaggia non era che un seguito di grotte, di bagni, di templi, di palazzi, di cui le fondamenta in gran parte sussistono in fondo al mare o sotterrate nelle sabbie della spiaggia. Su questa sorgevano le stupende ville marmoree degli imperatori.