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E nominasi questo luogo Averno, ab «a», quod est «sine», «vernus», quod est «laetitia»: cioè luogo «senza letizia». E in altra parte nel preallegato libro il chiama Tartaro: quivi: .......tum Tartarus ipse bis patet in praeceps, ecc. E questo nome è detto da «tortura», cioè da tormentamento, il quale i miseri in questo ricevono; ed è, secondo Virgilio, questo la piú profonda parte dello 'nferno.
S ciocco sperar il ben ch'anco non è! I o nacqui solo per gioir qua giú: N oi dunque in terra e Dio nel ciel si sta; I ndarno altrui sperarvi chi non sa! Elata laetitia praeter modum opinione praesentis alicuius boni. V era ais! O corsi, o admiranda potentia greghi! T antula ne in puero doctula lingua meo?
Invece Don Gregorio vi era stato per le ultime feste del giubileo. Vorrei potervi tornare. Verrete con me, Don Gregorio, se vi andrò più. Perchè più, questa brutta parola? rispose con dolce rimprovero. Quando si è giovani bisogna vivere il più allegramente possibile. Servite Domino in laetitia, intervenne sardonicamente il dottor Leoni.
Nessun testo lo proibisce; e ce n'è uno che forse li permette tutti. Ma sì. Servite Domino in laetitia; lo raccomanda il Salmista. Volete giuocare anche voi? Eh! se non fossero quattr'ore che mangio polvere, e che mi fiacco le reni col cavallo più indiavolato della cristianit
Ma sovra le piú excelse corna de' monti, onde ti porto il giorno, piantato t'è un terrestre paradiso, che di solaccio e riso onestamente sendo sempre adorno, Iesú spesso vi fa teco soggiorno. «Laetitia bonae conscientiae paradisus est, pollens affluentia gratiarum affluensque deliciis». AUG.
Un solo popolo, che io mi sappia, fortunatissimo popolo d'artisti, fece della gioia un sentimento sacro, fu il Greco, che inghirlandava di rose e di verbene le colonne dei suoi templi, e intrecciava danze festose innanzi all'ara del sacrificio. Non ostante il biblico precetto del servite Domine in laetitia, il concetto della nostra religione, come di tutte quelle che il mistico Oriente ha generato, è il dolore. Tutte le sue parole sono meste, tutte le sue speranze e le sue promesse sono oltre il limite funesto della tomba. Seguace d'un Dio che non ha potuto sottrarsi ai patimenti, la umanit
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