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Costrutto francese! costrutto francese! brontolò l'auditore Biscotti. A stare a letto, dunque, signor auditore, si calmi!... È provato che la ferita abbia messo in grave pericolo la vita del signor Gandi? «È provato, in specie, che colui che produsse la ferita fu l'inquisito Nello Bartelloni? «È provato che lo facesse a scopo di furto e con premeditazione?

Al presidente tremava la voce, formulando il quesito in specie: «È provato, che colui che produsse la ferita fu l'inquisito Nello Bartelloni? Il magistrato era divenuto pallido. Egli si trovava in una grande angoscia. ! rispose con accento limpido, spiccato, sicuro, l'auditore Pantellini. ! rispose l'auditore Comettini. ! rispose in tuono aspro anche l'auditore Salti.

La Rota, continuò il presidente, ha ammesso dunque come provato che l'inquisito è reo dell'assassinio, di cui fu vittima il pittore Roberto Gandi la sera del 14 gennaio... Sotto questo titolo sono varie le pene comminate dal Codice... Attendiamo pure che torni il signor auditore Salti per discutere sulla maggiore, o minor quantit

L'avvocato, giunto alla fine della sua orazione, dopo aver esaminato la causa in ogni suo lato e averla esaminata con tutto il calore della sua eloquenza, e la dirittura della sua logica, persuaso di aver luminosamente provato l'innocenza del suo cliente, così terminava: «Altri che l'inquisito fu il feritore. Questo diverso assassino vi è certo; ma il Fisco si scusa e dice di non vederlo. Vorr

«Non altrimenti opera il Fisco con l'inquisito. Sostituendo al criterio la forza, getta sulla bilancia della causa per farla preponderare a suo grado un numero di congetture, che la ragione, la equit

Il presidente scambiò un lieve saluto con l'avvocato fiscale, quindi rivolto al birro graduato, che stava dinanzi una porta chiusa, a sinistra della sala, vicino al banco dei magistrati: Fate entrare gli disse l'inquisito. Ci fu un mormorìo di curiosit

, signore, io confesserò! Oh bravo! esclamò il giudice sorridendo. Scrivete, signor cancelliere, scrivete che l'inquisito Monti confessa.

Il quale sempre più comprese l'accusato essere stato per forza tirato in quel garbuglio, per qualche intrigo di cui non riusciva a sviluppar le fila; contento però, nello svolgere il processo, di veder dissiparsi un pericolo da principio temuto, che l'inquisito dovesse consegnarsi al criminale.

Imperocchè, ammesso questo dramma d'amore, qual parte vi avrebbe avuto l'inquisito? Sarebbe stato egli forse il bel cavaliere, per cui la donna sospirava e si comprometteva, andandolo a visitare nella stanza misteriosa? Sarebbe stato egli, che aspettava una amante e la rifocillava di canditi e di vino di Cipro?

Una voce, che non posso far tacere, la voce della mia coscienza, mi grida che il sangue, di cui fu trovato cosparso l'inquisito, non è stato versato da lui. Egli è la vittima di un delinquente accorto quanto feroce. Nella debolezza del suo intelletto, invece di difendersi, egli si accusa, corre da incontro al precipizio.