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Questo grande maestro udì Anne-Marie e subito l'adorò. Anche lui la chiamò «das Wunderkind», e prese le due piccole mani e vi mise due paia di piccole ali. Ed Anne-Marie con esse volò sopra a tutte le difficolt

Sono fuggita da ogni blanda mucca elvetica, ruminante su ogni blanda prateria. «Salutatemi la Svizzera. L'adoro. «New York. «Amor mio di lontano, «Eccomi tornata nella citt

Più della.... del viaggio di nozze? Senza paragone! NICOLETTA rientrando. Avevo dimenticato di rammentare al Pucci di passare al Manzoni per il palco. Per questa sera? No, per la première della Hading. Ah l'Hading! L'adoro! Anche lei! Fulvia, vieni? A vedere il cappellino? Com'è? Vedrai. Colonnello, lei rimane? Uscirò con Piero. Allora arrivederci. Questa sera o domani. Domani.

19 Sa questo altier ch'io l'amo e ch'io l'adoro, mi vuol per amante per serva. Il crudel sa che per lui spasmo e moro, e dopo morte a darmi aiuto serva. E perché io non gli narri il mio martoro atto a piegar la sua voglia proterva, da me s'asconde, come aspide suole, che, per star empio, il canto udir non vuole.

Via, di Reana... Gliel'ho detto che le perdono... Crederò ch'ella mi ami... È assurdo, ma lo crederò... Deve crederlo insistè l'ufficiale. Amare è poco... l'adoro... Oh non tiri in ballo la sua et

I di lei occhi, maravigliati, pieni di riconoscenza, intenti, inondati da una gioia che non lasciava più luogo a dubbio, stavano fissi in quelli del marchese. Ella si spiccò da sua madre, si slanciò con subitaneo moto verso di lui, gli prese la mano e sclamò: Ah, come l'adoro lei, marchese. Come è buono! E questo valse all'Enrico come cento perdoni.

Ma io l'odio, l'odio, la esecro questa almea! urlò ella. E io l'amo, l'adoro! urlò Notis. Vuoi adunque che ci facciamo la guerra? Io sarò senza piet

E l'adorò, recandogli Un impero a tributo; E, ad eternarlo, complici Ebbe Tacito e Bruto; E quando ei cadde, vittima Di vendetta gloriosa, Gli suggerì la posa In cui dovea morir. Sovra il suo corpo esangue S'abbandonò piangendo; E si temprò all'incudine D'uno spasimo orrendo... Poi surse, e avea nell'occhio Sguardi così possenti Che n'arsero le menti Nei secoli avvenir,

Io amo la tua rivale e voglio farla mia, dovesse andar di mezzo la mia e la tua vita. Tu! tu ami la mia rivale! , io l'amo, io l'adoro e tanto che senza di lei non potrei vivere. Tu ami una spregevole almea! È bella come un urì del paradiso di Maometto e più superba di te. Elenka si slanciò su di lui e l'afferrò per le braccia con tal forza da strappargli un grido di dolore.

No; la testa di Medusa non avrebbe fatto al commendatore l'effetto di quella bella testa di vetrina di barbiere! Pur, bisognava rispondere qualche cosa. Il commendatore balbettò, ingrullito: Ma io.... non credo.... che Cecilia sia disposta al matrimonio. È dispostissima. E che ne sa? Me l'ha detto ella stessa. Ma lei.... Io l'adoro. Ma essa.... Ella mi adora.