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La fortuna del Secolo data dalla guerra franco-germanica. Il Moneta simpatizzava per la Francia antimperiale e la tiratura salì vertiginosamente dalle otto alle venticinque mila. Era un trionfo giornalistico che bisognava conservare migliorando il servizio. E Moneta assunse, come cronista a ottanta lire il mese, l'avvocato Carlo Romussi. Il suo primo articolo fece scalpore.

Le figure che spiccano al primo piano, in piena luce, sono quelle dell'avvocato Malpieri e della Giuseppina; le altre sono tutte episodiche, ma non per questo meno efficacemente ritratte. L'ambiente giornalistico, i maneggi politici, la vita pubblica d'un grande centro sono riprodotte dal vero con grande maestria.

E dove lasci quella di Temi? domandò Ariberti. Un legislatore in ballo, che ti pare? -Legislatore , ma uomo politico, e gli uomini politici ballano. Vedi i ministri; sono in quadriglia anche loro. , ballano sopra un vulcano! ripigliò Ariberti, adoperando per celia una frase del dizionario giornalistico.

Membro dell'Accademia, Membro del club artistico, Membro dell'onorevole Consesso giornalistico, Membro al comizio agricolo, Membro dell'Ippodromo.... Che sei tu dunque, o Gabrio? Che sei? Un membro o un uomo? I bimbi ai vecchi gridano: «Dell'arte antica voi «Siete le illustri mummie, «E l'avvenir siam noi

I francesi, che, un po' con l'arte vera, un po' con l'altra dell'affichage, del bavardage e del colportage giornalistico, hanno ottenuto il primato nella pittura e possono vantarsene da per nella lingua più intesa del mondo e nel mercato per tante ragioni più frequentato d'Europa, i francesi, dico, sono nella pittura ciò che molti dei nostri sono diventati nella scoltura, dei faiseurs agréables.

L'amore alla terra è il più salubre, il più caro degli affetti, e tu, coltivandolo nel tuo compagno, farai opera santa, e portando nella casa del contadino le tenerezze del tuo cuore di donna e mettendolo a braccetto della scienza agricola di lui, farete più e meglio per il bene dell'Italia, che tutti i legislatori passati e presenti colle loro leggi sociali, che mi fanno ridere e che rimangono negli Archivii dei Parlamenti, come insigni monumenti del nostro arcadismo sentimentale, del nostro vaniloquio parlamentare e giornalistico; di quella falsa filantropia, che coll'elemosina o col rialzare o l'abbassare dei dazii d'entrata e d'uscita, crede o spera di risolvere il magno e terribile problema della questione sociale.