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Diffatti in meno ch'io vel dica, eran piovuti nel bacile un centinaio di paoli e una ventina di papetti. Finito quello sfogo popolare, l'alta aristocrazia del paese, capitanata da un conte e da un barone, sfilò dinanzi al bacile, gettandovi grosse monete d'argento. Alle otto e un quarto circa, la platea, i palchi, il loggione eran colmi di gente e il bacile presentava l'aspetto più consolante.

In quello stesso posto, accanto ai rosai, vedevo sorgere lentamente la mia immagine piccoletta in un giorno in cui me ne stavo fra il babbo e la mamma, tutta festosa per un abitino che portavo per la prima volta, chiaro, a piccoli mazzi di ciliegie. Cogliele! cogliele! mi diceva Pietro che passava innanzi e indietro annacquando i fiori. Se mio cugino mi avesse vista allora! E se mi avesse vista quando caddi nel serbatoio dell'acqua per pigliare una farfalla che vi si era posata sopra! E quando trovandomi accanto al cancello col grembialino pieno di nocciuole le diedi tutte a un vecchio mendicante che aveva fame e che intascò le nocciole gettandovi sopra uno sguardo desolato! Il giardino conosceva la mia vita, anno per anno, giorno per giorno, mi aveva vista a ridere, mi aveva vista a piangere, mi vedeva ora immersa in quei pensieri; poveri pensieri senza dubbio, pensieri di donna.... Voltai la faccia per vedere che cosa faceva intanto mio cugino. Egli aveva preso un velo bianco che mi ero levata dal collo nei momenti della maggior caldura e lo teneva fra le mani brancicandolo, mi parve, con una nervosit

Noi ci siamo valsi del modello di Vittorio Sella , assai leggero e resistente; su una portantina si possono sovrapporre comodamente due cassette doppie, e gettandovi sopra una coperta si trasportano per delle ore al sole senza che vi sia fusione di sorta. Il sig.

Ah! un fossato vi arresta; il gran fossato medioevale che difendeva la Cattedrale.... Ebbene: colmatelo, vecchi, gettandovi le ricchezze che vi opprimono la schiena!... Giù, giù tutto insieme: quadri sacri, statue immortali, chitarre grondanti di chiaro di luna, arnesi preferiti dagli avi, metalli e legni preziosi!... Il fossato è troppo vasto, e non vi resta più nulla per riempirlo?... A voi, dunque!

Silvio entrava nelle serre, raccoglieva i fiori più rari, ne faceva dei mazzetti eleganti e li presentava alla cugina che se ne mostrava lieta, e sapeva farli vivere lungamente, cambiando spesso l’acqua del vaso, e gettandovi dentro del carbone polverizzato.