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Angiolina Carsanti Clelia Boudoir grazioso, pieno di mazzi di fiori. Due porte laterali. Una gran porta a due battenti, in fondo. Una finestra chiusa. Un pianoforte, un sof

Giuochiamo allora un giuoco che anche le donne ed i fanciulli conoscono e non disdegnano: il baccarat. La proposizione vi disgrada, signori? proseguì il dottore sorridendo. Niente affatto risposero i tre altri signori, sorridendo del pari. Il dottore allungò la mano ad una tavola e vi prese 10 mazzi di carte, cui aprì ed ammonticchiò sulla tavola. Il giuoco cominciò.

Adriano si accostò allora allo stipetto e ne considerò la toppa esterna. Si cacciò poscia le mani in tasca e ne cavò fuori due o tre mazzi di chiavi, di ogni sorta, cui aveva imprestato dal suo magnano. Ne scelse una e la provò nel buco della toppa. Il buco era troppo piccolo. Ne prese un'altra, poi una terza, poi una quarta. La quinta infine girò, ed il coverchio del mobile si aperse.

-Non importa, è la stessa cosa. Alcuni notabili presero le redini del mio asino; le signore e le fanciulle, vestite di bianco e ornate di bende tricolori, circondarono mia moglie, e una di loro spiegò su lei un'ombrella di damasco e d'oro, l'ombrella del Viatico, e le colmarono il grembo di mazzi di fiori che ad ogni passo dell'asino cadevano a destra e a mancina e venivano surrogati da nuovi mazzi. Nel momento dell'ingresso in citt

È un gioco prediletto alle genti italiane, continuò Eleonora rimescolando le carte, e mi piace appunto per questo. Alcuni greci, esuli da Costantinopoli, presa poi da Maometto II, fecero conoscere le carte ai fiorentini e ai veneziani, e gli italiani introdussero il gioco in Francia nel 1370. Carlo VI faceva alluminare stupendi mazzi di tarocchi dal pittore Gringonneur....

Costei, come si è detto, ci aveva in serbo un bel gruzzolo di scudi; ma guadagnava anche piuttosto largamente, facendo l'indovina coi mazzi di carte, e in casa sua ci bazzicavano molte signore, senza contare le gran dame che la mandavano spesso a chiamare.

I mazzi erano quattro, e tutti del povero Ariberti, che si era proprio spartito in quattro, per far comparita in quella solenne occasione. Quattro mazzi! Di chi saranno? si domandava nel palco. Ecco, rispose l'inglesina, uno è mio.

La vena di Lidia persisteva, e la donna era tutta gioiosa, chinandosi verso Angela a mostrar le carte propizie, non conosciute da lei, ma salutate con un sorriso di stima. Verso mezzanotte, la vittoria di Lidia era compiuta e il suo umore serenissimo; Gian Luigi rimetteva a posto i due mazzi di carte, ed Angela Tintaro diceva: Sei così fortunata all'écarté che non puoi aver fortuna in amore!

Rinvenuto dal primo stupore di essere accolto a mazzi di fiori anzi che a colpi di fucile, curai con diligenza di schivare lo sguardo della moglie durante il lungo supplizio di cosiffatta processione. Ma ritornando dal capo d'una fra le vie minori mi trovai necessariamente viso a viso con lei, la quale malignamente m'indirizzò queste parole: Salut, roi d'Yvetot. La somiglianza al re modello che

Gervasio, secondando il gusto dominante del padre si era dato con passione all’agricoltura e al giardinaggio. Coltivava dei bei fiori, ne faceva dei mazzi magnifici, e li presentava a sua madre nei giorni delle feste natalizie ed onomastiche. Piantava degli alberi nelle occasioni solenni, come modesti monumenti della vita domestica.