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Noi abbiamo degli equilibristi perfino tra gli agenti della Polizia. E se mai, durante la vostra assenza, ci vedessimo esplorati... inseguiti? Reagite colla volont

Eccovi cinquemila lussi, e buona notte... per ora! La ripartizione amichevole è approvata dall'applauso popolare; ma ecco i due equilibristi son presi in mezzo da altri equilibristi che esigono la met

Gli equilibristi transigevano, e una notevole maggioranza si dichiarava favorevole ad ogni proposta del partito naturalista.

Per succedere al compianto Berretta nella carica di Gran Proposto i milanesi avevano eletto Antonio Casanova. Il ragionamento degli elettori equilibristi era stato codesto: «Casanova è un furfante, Casanova è un falsario, Casanova è un barattiere da gioco; ma egli è il solo della triade che professi i nostri principii, e noi dobbiamo concordi e compatti votare per lui.

Una ciurma di equilibristi impaziente e fatta audace dall'esito delle elezioni, minacciava di realizzare immediatamente le utopie del partito, invadendo e saccheggiando le case degli abbienti privilegiati. Uno dei più reputati stabilimenti di pigiatura, occupato dai convalescenti più doviziosi e dalle etére più famigerate, era preso di assalto.

Bigino!... Tu hai parlato di una persona seria... interessante... Non sapresti fornirmi altri connotati di quell'uomo?... Aspetta... Bigino!... Una idea!... Colui è iscritto tra gli affigliati alla setta degli Equilibristi!... Vediamo un po'!...

Dunque, cittadino Bigino, tu vuoi proprio che il vecchio Torresani discenda?... Chi è salito discenda, chi è caduto si rialzi, tale è il motto degli Equilibristi. Il Torresani scese dal pulpito, e accostandosi al Bigino con affabilit

Il conduttore della volante, all'udire il fischio, lasciò calare il veicolo a quattro metri dalla testa dei reclamanti. Più basso! gridò il Virey; si vuol partire immediatamente. Più basso? esclamò l'auriga di cielo in tono più beffardo. Io son disceso di quattro metri, ora spetta a voi di salire altrettanto. Siamo, o non siamo equilibristi? Animo, dunque! Salite!

Coll'ultimo muggito del gigante chimico-meccanico, e col fragore di un campanile in rovina, a Stradella ed a Broni ebbe fine in quella notte il baccanale rivoluzionario degli equilibristi. A dieci ore l'ordine più perfetto regnava nell'agro. Malthus.

In ogni tempo i giovani si lasciarono inconsideratamente trascinare dalle utopie esagerate. Recava però meraviglia, anche a molti dei più enfatici aderenti al programma degli equilibristi, che la colta ed onesta famiglia di Milano avesse scelto a suo reggitore e rappresentante uno degli uomini più scandalosamente famigerati della Confederazione.