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L'Africa è vinta. La Persia invadendo la Grecia trovò alle Termopili Leonida coi trecento Spartani, li schiacciò, ma fu respinta: il coraggio è di tutti i popoli, ma l'eroismo è solo di quelli che debbono vincere; l'eroismo di De-Cristoforis assicura la vittoria all'Italia, Non si muore così, quando non si è che un soldato e la bandiera, intorno alla quale si è raccolti, può indietreggiare o essere strappata senza lacerare la coscienza nazionale.

Giuliano provava un'angoscia inesplicabile, guardava, come affascinato il candore opaco del letto, tentava d'afferrar nettamente, collo sguardo, l'incerto contorno di quel corpicino femminile che giaceva, spossato, sotto alle lenzuola e pareva quasi farsi di nebbia, illanguidire nell'ombra cupa che andava invadendo la stanza.

In Europa erano due le aree principali di ghiacciamento: l'una, la più grande, occupava forse senza interruzione, coprendo cioè perfino il mare del Nord e il Baltico, la zona dall'Irlanda alla Russia Centrale, dalle regioni polari alla Germania e Francia settentrionale; l'altra, assai minore, era intimamente connessa al sistema alpino, come una pesante coperta di ghiaccio distesa su di esso e che, assecondandone grossolanamente la struttura, coprisse co' suoi lembi tutto il contorno di catene e di valli prealpine, invadendo a sud buona parte della valle del Po, e distendendosi a nord fino alla Baviera, fin quasi a congiungersi colla grande area settentrionale di ghiacciamento.

Al terzo ponte che taglia la strada, gli esploratori incontrarono gli avamposti austriaci; accolti da fitte scariche di fucile e di mitraglia i nostri non si arrestarono, si cacciarono risolutamente di corsa, invadendo il ponte e vi si stabilirono, mentre il 17º bersaglieri guidato dal suo comandante Chiabrera si precipitò con slancio irresistibile sulla difesa di destra, snidò i cacciatori nemici imboscati nei declivi, e la quarta divisione con rapidit

Una ciurma di equilibristi impaziente e fatta audace dall'esito delle elezioni, minacciava di realizzare immediatamente le utopie del partito, invadendo e saccheggiando le case degli abbienti privilegiati. Uno dei più reputati stabilimenti di pigiatura, occupato dai convalescenti più doviziosi e dalle etére più famigerate, era preso di assalto.

Qui la vegetazione è libera, le piante crescono invadendo il regno dell'aria coi robusti polloni e penetrando la terra con le grosse radici: i rami si dividono, si moltiplicano, s'intrecciano allegramente. Le fronde salgono, scendono, fanno capolino dappertutto; sono brune in cima, pallide al basso, e presentano tutte le più delicate tinte del verde, da quello opalino, trasparente, aereo, sino al vigoroso e forte che quasi sembra nero. Il sole manda negli interstizi certi raggi sottili sottili che paiono capelli biondi luminosi, getta in terra tanti cerchietti lucidi che sono la sua piccola e ridente immagine; la luce è buona, la luce è soave nel bosco. Malgrado la stagione avanzata spuntano ancora gli anemoni, protetti dalla frescura, e le lucertoline brillanti schizzano tra le alte erbe i sentieri non sembrano tracciati, vi sono labirinti, crocicchi, salite, discese; ogni tanto un vano azzurro che si allarga, si allarga: è la pianura inondata di luce; è scomparsa, ecco il bosco un'altra volta. Il bosco sorride, parla, canta: si odono dintorno lievi sospiri di benessere, voci indistinte e vaghe, confusi mormorii che sembrano parole di gioia balbettate da labbra infantili. Giungono odori forti e sani, leggermente aspri: sono i profumi energici di quegli alberi vigorosi, è lo scoppio della loro gioventù, è il succhio impetuoso di vita che sale in essi e rompe la corteccia. Calma meravigliosa in tanta vitalit

Che quiete per la campagna, che limpidezza nel cielo, quanta dolce malinconia su per que' colli che l'ombra veniva invadendo man mano! giù, giù il piano sottostante sparso di paesetti e di ville biancicanti tra 'l verde degli aranci, la distesa azzurrina del mare, sparsa di vele, erano indorati ancora da' raggi del sole.