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Fatemi parlare col principale, e lo capacito io. Eccellenza, gli dico, il Bello non ci ha colpa; sono io, io, il furfante, che dimando le duemila lire. Non mi ero legato per mille, per cento; mi dia quello che mi occorre, e la servo da buon compare. Sono un galantuomo: il Bello potr

Ah, furfante! e Fuoco, colto all'improvvisto da un colpo scaricatogli alle spalle, gettò la spada e dato furiosamente di piglio al fucile, immerse la baionetta nel ventre al traditore, e d'impeto che il sangue sprizzato dalla larga ferita gl'insudiciò mani e viso.

TRASIMACO. Mira il furfante che, burlandosi di me, scherza con la morte. Fatti indietro, poltrone. GULONE. Ti sei fatto indietro tu, prima che lo dicessi. Tu sei come il gallo d'India: gonfia la gola, arrossisce la cresta, apre l'ali e le batte intorno, e sbuffa come si volesse far qualche gran cosa, poi si ritira. Férmati, schiuma de forfanti.

Se l'avessi sfidato a duello, mi avrebbe riso in faccia, non si sarebbe degnato di battersi meco.... Non avevo altro modo che questo.... Se fossi riuscito, direbbero che sono un furfante; ho sbagliato il colpo, e diranno che sono anche un imbecille....... La finisca lei; faccia fuoco; meglio così che sulla forca. Disgraziato, e perchè volevate uccidermi?

TRASIMACO. L'hai detto che son un Rodomonte, un Alessandro Magno de' nostri tempi? non rispondi, furfante? GULONE. Non posso far ragionamenti, per la gola secca che ho. TRASIMACO. Tu a me menti per la gola? Mira a che pericolo ti poni. GULONE. Dico che, per la gola secca che ho, non posso formar ragionamenti. TRASIMACO. In somma hai conchiuso le nozze?

E adesso, indovinala, grillo! esclamò il Pietrasanta, come furono nell'atrio del palazzo Ducale. In questo imbroglio, disse Aloise, c'è sicuramente la mano di qualche matricolato furfante. Ma giuro, per l'anima di mia madre, che ne verrò in chiaro, e guai a lui! Ci avrete compagni, Aloise, soggiunse l'Assereto porgendogli la mano, compagni nel giuramento e nelle opere.

Ma bisognerebbe essere idiota. Io voglio un attestato della mia partecipazione a questa grande opera, non per farmene una spada, ma un origliere. Voglio poter dire: sono padre! Non sarei giammai tanto assurdo per dire: ecco un bastardo! mi comprendete voi, Eccellenza? Io comprendo che tu sei un indegno furfante, che ti trovi in gambe nel bene o nel male.

PANDOLFO. E perché è gran tempo che ti conosco, per ciò ho usato tanto proemio. CRICCA. Per chi donque mi conoscete? PANDOLFO. Per un grande uomo! Se non fussi un gran furfante e se avessi la coda dietro, saressi un diavolo per un uomo, ché vuoi far piú per Eugenio mio figliuolo che per me.

Ohè! che cos'è questo ch'io sento? diceva intanto il Picchiasodo a Tommaso Sangonetto. Ma tu tremi a verga, furfante!

Turpi i miei libri, e questo Racconto insulso e gramo Che tanto m'ha seccato, Si chiama un libro onesto! Libro furfante! esclamo: Tre lire m'ha rubato. Sotto la monarchia Gabrio è ruffiano e spia; Sotto il governo repubblicano Che sar