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Vittorio Emmanuele dormiva sotto la vôlta del Panteon, deformato a tempio cristiano, in un silenzio di abbandono che i passi della guardia d'onore rompevano soli; ma Garibaldi vigilava ancora sullo scoglio di Caprera e Mazzini intendeva dai colli di Staglieno, mentre Cavour che li aveva entrambi avversati e battuti, riposava quasi dimenticato nel santuario di Superga.

Il viso, che la morte non ha deformato contratto oscurato, è ancora fresco, ancora roseo. Vi è sopra diffuso come un pacato splendore, lo splendore d'una luce interiore immensamente pura. Poichè qui, intorno all'Immacolato, tutto è mondo, tutto candido, tutto puro.

Ritraeva con foga tutti i contorni robusti, e insieme fini, di quel corpo fiorente, in su la tela. Lo meravigliavano certe proporzioni. Il seno così ricolmo, così vigoroso, così in avanti, avrebbe deformato, reso volgare un altro corpo.

Un doloroso presentimento mi agitava: che la interruzione di quella vita avesse dovuto guastare i resultati ottenuti. Un orribile spettacolo mi fece indietreggiare. Il capolavoro di Sebastiano del Piombo era irrimediabilmente deformato; quasi la pelle di quel florido viso femminile fosse stata ridotta una vescica sgonfiata, raggrinzita e appiccicatasi, seccando, su la tela. V. Due scoperte.

La gallina invece, la pollastrella ch'era stata cibata per la prima, aveva la testina fine, i movimenti del collo ondulati, le penne lucenti, ed il suo corpo, floridamente arrotondato dall'assoluto riposo e dalla nutrizione conveniente, non era ancora deformato dalla pinguedine.

Piangetemi, son solo: Non ho moglie, non figli, non amici, Freddo è il mio focolare. E un giorno anch’io, capite, anch’io cercai Un astro folgorante alla mia sera: Cercai la donna.... Ell’era Una vagante e splendida boema; La raccolsi e l’amai. Quella donna mentiva, io lo sapea; Ma quando sul suo bianco, statuario Petto di marmo pario Io reclinava il deformato volto, Il mio cor si struggea!...

Questa vecchia ottuagenaria Va affermando esser fanciulla! Questo mostro d'ambizione Vi domanda un mozzicone! Questo semplice artigiano Vuole onori da sultano! Una donna, melanconica E dal volto deformato, Vi susurra: "Dunque, Emilio, "Non m'inganno!... Sei tornato!" Ed un'altra, in foggie strane, Si rimbocca le sottane Al disopra dei ginocchi, Ammiccandovi degli occhi!

L'almea, pallida per l'emozione, coll'jatagan insanguinato in mano, s'avanzò fino all'orlo del burrone e guardò giù. Nel fondo fra le roccie aguzze, scorse il deformato e straziato corpo della bella Elenka illuminato vagamente dai freddi e melanconici raggi dell'astro della notte. Rabbrividì e dette indietro. È morta! è morta!... mormorò ella con voce cupa. All

Non parlarmi di questo, Fathma, rispose la greca con disprezzo. Voglio vedere il superbo tuo capo deformato dalla palla della mia carabina. Sta bene, ma ti giuro che fra pochi minuti te ne pentirai. Povera Fathma, disse Elenka ironicamente.