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Ma egli continuava a narrarmi di tante piccole circostanze sentimentali per cui pensai che almeno nell'anima di lui, se non davanti agli occhi suoi, la figura della misteriosa benefattrice doveva essere impressa come una delle più delicate e suggestive. Mi scriverete ancora qualche volta? chiesi al mio amico sul punto di lasciarlo. Ma certamente.

Egli aveva con il suo revolver, e quell'arma, in quel momento, gli apparve come un'amica, come una benefattrice. A lei, quando avesse perduto ogni altra speranza, quando i suoi patimenti fossero intollerabili, egli poteva sempre chiedere la liberazione suprema.

Enrica si rammentava le lezioni di Cristina: ingannar tutti con le apparenze, burlarsi di tutto: e in segreto godersi le più strane fantasie. Venivano a trovarla monache: le più giovani le baciavan la mano come a una grande benefattrice: ella pregava, s'inginocchiava a dire orazioni con esse: fra la gente di quel contado passava per un'anima austera, esemplare.

Vi era nell'accento del padre Piombini qualche cosa di così penetrante, di così toccante, che Bambina non trovò nulla a rispondere. Ella vedeva quell'uomo sotto una luce nuova, al fisico come al morale. Il gesuita non esisteva più che quasi come una memoria benefattrice. L'ammirazione, il rispetto, la riconoscenza, un fascio di sentimenti femminini nuovi, qualche cosa di incognito e d'indefinito che circolava nelle sue vene ed ossidava il suo sangue, un'aureola iridata e vagabonda che solcava il suo guardo interiore, paralizzavano la sua lingua, precipitandovi motti incoerenti e tumultuosi. Il gesuita interpretò quel silenzio in cattiva parte. Credette comprendere che ciò che aveva fatto non bastasse per la giovinetta e soggiunse: Nel mondo, io era un giorno il conte Bonvisi. Se ciò vi sorride meglio che il pastor protestante, noi possiamo fermarci in Inghilterra. Io reclamerò la mia fortuna. Lasciando la Societ

Non lo avrebbe permesso mai più. Non temessero per lei: si sentiva forte; era giovane, non soffriva punto: anzi era per lei una dolcezza il sentirsi utile, il potersi mostrare grata alla sua benefattrice. D'altronde, qualunque disposizione avessero presa, sarebbe riuscita dispiacevole anche alla signora.... Ed era vero. L'ammalata non voleva che Loreta.

Son versi di Giovenale, che compendiano ciò che noi dovremmo invocare sempre da Dio, ciò che fece Roma signora e benefattrice del mondo. È più filosofia della vita in quei quattro versi d'un nostro antico che non in cinquanta volumi di quei sofisti che da mezzo secolo inorpellano, traviandoli, con formole d'analisi e nomenclature di facolt

Nimicizia, ignoranza, dispetto, sospetto mette i detrattori e gli urbani satirici in un solo conto. Vostra Eccellenza non è nimica, non è ignorante, non è dispettosa, non è sospettosa, e sa essere benefattrice volontaria anche di coloro che non le chiedono favori.