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Aggiornato: 11 maggio 2025
Giunsero dei visetti femminini tardi, senza serventi né mariti, benedetti dicendo i libriccini che i pregiudizi hanno da noi sbanditi. Eran donne con passi mascolini, che gli antichi riguardi avean smarriti: venian sole, ma fiacche e riscaldate; il diavolo sapea dov'eran state.
Ho visto due bambini condotti in trionfo dopo la funzione solenne della circoncisione. Uno poteva avere sei anni, l'altro cinque. Erano tutti e due a cavallo a una mula bianca, vestiti d'abiti rossi, gialli e verdi, ricamati d'oro, e coperti di nastri e di fiori, in mezzo ai quali si vedevano appena i loro visetti pallidi, che serbavano ancora l'espressione dello spavento e dello stupore.
»Non pianger, mio tesoro »Forse ritornerò Cantavamo in coro noi tutti; e le finestre si spalancavano, si illuminavano, ci offrivano dei leggiadri visetti, degli occhi superbi che ci lanciavano occhiate tanto benigne da farci commuovere; il nostro contegno non poteva non esser paragonato a quello dei mobili delle Bouches du Rhôn, e chiunque ha un po' di mitidio può di leggieri comprendere quanto un tal paragone resultasse per noi favorevole.
La prima fila delle sedie era occupata dai giovani collaboratori delle Risorse Italiche, venuti col direttore da Milano. Le testine ben pettinate e lucenti, i visetti seri e impassibili non esprimevano altro che la boria schifiltosa di non volersi confondere coi provinciali.... Vide il Brunetti, il Bizzarelli.... Dio, quei visi lunghi come la fame!... Non ricordavano altro che debiti, scadenze, querimonie!... Cantasirena soffiò stizzito e continuò a girare collo sguardo. Il Vergani pareva mezzo addormentato.... Il marchese Duranti, seduto di sbieco sdegnoso e arcigno.... Pietro Laner cretino, imbecille! sospirava.... D'un tratto Cantasirena s'incontrò negli occhiali luccicanti di Evelina, acquattata all'ombra, in mezzo ad un gruppo di signore: le autorit
al quadretto favrettiano della Venezia del settecento; Quanto di veli e di zendadi e nastri, Quanto fruscìo di giubbe rabescate, Quanto brillare ed ecclissarsi d'astri Eclissarsi come usano le Fate, A provocar novelli Zoröastri! Che baciucchiar di mani ingiojellate! Che visetti söavi, e che melensi! Che perpetuo fumar d'arabi incensi!
Parola Del Giorno
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