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Potrebbe uscirne l'anima anche in carrozza. Per un'anima questa è propriamente porta da cocchiere. Adesso pensiamo un poco, che cosa dobbiamo farci di costui; e dette un calcio nel capo al cadavere. Portiamolo giù nel giardino, e mettiamolo sotto terra...
Il passato sta nella tomba... Ebbe torto ad uscirne... e ci ritorna! E si precipita dal balcone prima che Riccardo potesse trattenerla.
e qual esce di cuor che si rammarca, tal voce uscì del cielo e cotal disse: «O navicella mia, com’ mal se’ carca!». Poi parve a me che la terra s’aprisse tr’ambo le ruote, e vidi uscirne un drago che per lo carro sù la coda fisse; e come vespa che ritragge l’ago, a sé traendo la coda maligna, trasse del fondo, e gissen vago vago.
Sant'Aubert, incantato di quella maniera di viaggiare, si decise di avanzare sempre nelle montagne finchè trovasse strada, e di non uscirne che al Rossiglione, vicino al mare, per passare quindi in Linguadoca.
Essa aveva veduto aprirsi una fra le porte ferrate delle segrete, e uscirne scortato da un secondino un giovane prigioniero. Era Curzio Ventura, che veniva condotto da Petronio innanzi al giudice Marini. Lo vide essa appena, che lo riconobbe: ma pure non credeva a' suoi occhi, e si avvicinò a guardarlo meglio nel viso; poi fra i singhiozzi esclamò: Curzio! Curzio! sei tu?
Il paragone fece ridere Ernesta; ma il dottore era entrato in materia e non voleva uscirne, e proseguì atteggiandosi con una certa solennit
Ci penserò, disse Tricotèt avviandosi verso la porta per uscirne.
Ah, non la temo; diss'egli. Tante volte l'ho vista da vicino, la morte! Ma vorrei vivere quanto basta, fossero settimane soltanto, fossero giorni, per uscirne coll'onor mio, per confondere i nemici del mio nome, e del vostro. Di operare altre cose nel mondo non ho più speranza oramai. Vanno gi
45 Ecco un altro Francesco ch'assimiglia di virtù all'avo, e non di nome solo; che, fatto uscirne i Galli, si ripiglia col favor de la Chiesa il patrio suolo. Francia anco torna, ma ritien la briglia, né scorre Italia, come suole, a volo; che 'l bon duca di Mantua sul Ticino le chiude il passo, e le taglia il camino.
A poco a poco quel silenzio ci pesò, e per uscirne ella mi parlò di Sulpicio, ed io le parlai di Concetta. Quando seppe l'ufficio che io compiva dacchè avevo la fortuna d'essere il vicino dei due coniugi, la vedova sorrise lievemente. Che bel sorriso! Che magnifici denti! «Quale disgrazia! uscì a dire poco dopo; passare cinquantacinque anni insieme senza riuscire ad intendersi!
Parola Del Giorno
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