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Le cataratte della parola erano anguste: il troppo pieno traboccava dagli occhi in uno sguardo, dalla bocca in un bacio. Essi divoravano la via, perchè la presenza di Lisa li incomodava, ma non potevano sbrigarsene con convenienza, prima che non si fossero sposati.

«Sposarti? sclamò la signora Maddalena balzando in piedi dall'allegrezza, come a mensa aveva fatto dalla paura: e spòsati, e sia benedetta la nuora che mi condurrai in casa....! Ma perchè mi hai tenuta tutta questa sera sulle spine? Ci voleva tanto a darmi questa bella nuova? Siedi, che ora non voglio vederti perdere la bella sicurezza di poco fa, per questo rimprovero; siedi e parliamo di lei. Gi

Tra noi due c'è una differenza di diciannove anni e tre mesi: ma in apparenza ho almeno trent'anni più di te. E l'apparenza, in questa faccenda, è tutto! aggiungeva, sospirando: e qualche volta.... è anche la sostanza! Se ci siamo sposati lo interruppe Cecilia, mentre rassettava certe sue vesti elegantuccie vuol dire che mi piaci così e che non amo col calendario alla mano.

E del resto, quando ci siamo sposati, seguitò, passando oltre all'osservazione, la signora Carlotta, io aveva dodici anni meno di te. E non possiamo lagnarci! Siamo stati felici! Il cavalier Maurizio, non sapendo che cosa rispondere, soggiunse: Altri tempi! Ma la signora Carlotta s'era ingannata a proposito di sua figlia.

Celso non potè nascondere un sorriso. L'amico non manca mai vicino alla coppia di giovani sposi, osservò poscia. Gli amici hanno la missione di tentare la virtù delle mogli.... Questa è un'idea che si potrebbe sviluppare.... Anche noi, quando eravamo sposati da poco, avevamo molti amici per casa.... Vittorina arrossì lievemente. Poi se ne andarono, seguitò Celso, e non restarono che i sinceri.

ERASTO. Dicoti che Amasia è mia moglie e giá ci siamo sposati di nascosto, e giaccio seco quando mi piace a mio bell'agio ed è giá gravida di me: e se ben devrei tacerlo per amor suo, pur lo dico accioché non passi per qua; ché, cosí facendo, tu viverai sano e a me non darai fastidio di averti a romper la testa.

Doveva finir così: il lupo perde il pelo ma non il vizio! Ah, lo scellerato! aveva cambiato la faccia di sua moglie per quella d'una femminaccia.... E non eran due anni che s'erano sposati! Gliel'avevano predicato i suoi: bada, Serena, è uno scapestrato che suol fare d'ogni erba un fascio; non ha camicia addosso; ti prende per la dote; un giorno o l'altro ti disprezzer

AMASIO. Che sposa, che sposa? che hai tu raccontato a mio padre? ma che cosa di nascosto è passata tra noi? ERASTO. Vita mia, lo sai meglio di me: che siamo sposati di nascosto, giaciuti insieme e che v'ho resa gravida. AMASIO. Io tua moglie? tu giacesti meco? io di te gravida? ERASTO. Anima mia, perché lo nieghi? AMASIO. Lo niego perché è una menzogna espressa!

Toglietevi la vostra figlia, ma non l'onor mio; ché, restituendovi poi la figlia, voi non potete restituirmi l'onore. Toglietevela quando volete, ché non vi si niega. PARDO. Sia ringraziata la bontá divina, che prima scoverto si sia che sposati insieme; e che abbiamo spedito un negozio senza farci sentir dal mondo: e resteremo amici, come siamo stati sempre.

Rammentava una parentela numerosissima. Una serie di fratelli, di sorelle, tutti sposati a gente ricca e titolata; zii e cugini che avevano palazzi e servitù numerosa, e carrozze e cavalli. Aveva la manìa delle grandezze. Di tutti quei personaggi, se pure esistevano, non si vedeva mai l'ombra. O erano morti, o non pensavano punto a quella povera mummia.