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Aggiornato: 15 luglio 2025
Vorrei poter meritare l'onore, che mi attribuisce, affermando che il punto culminante della propaganda socialista bisogna riconoscerlo nella pubblicazione del mio libro sul Socialismo e del giornale quotidiano L'Isola da me diretto. Del primo so qualche cosa, perchè ne fui l'editore: poche copie se ne vendettero in Sicilia e credo nessuna ne pervenne tra le file del popolo.
Altri, pure riconoscendo l'importanza del movimento socialista in Europa, vi dicono: Non ve ne date pensiero perchè il nostro paese ne è fuori, e ripetono la sentenza pronunziata l'anno scorso alla Camera da un illustre pensatore, a parer del quale, per ragion dell'indole e delle condizioni proprie del popolo italiano, ci vorranno più secoli prima che il socialismo metta larghe radici fra di noi. Non credete neppure a costoro. Come se intorno all'Italia ci fosse la gran muraglia del Celeste Impero, come se il socialismo dottrinale e popolare che ci venne tutto in questi ultimi anni dal di fuori non dovesse continuare a discendere per le stesse vie per le quali è entrato! Sar
Vogliono distruggere la religione, dicono ancora. E in qual programma del partito socialista di qualsiasi paese s'è mai trovato iscritto questo proposito? O meglio: in qual programma socialista non è detto esplicitamente che per il socialismo la religione è «un affar privato» ossia un affar di coscienza, in cui la comunit
Valera, andata a male la proposta del silenzio, credeva che sarebbe stato utile, per suo conto, di servirsi del sistema di O' Donovan Rossa, cioè di guadagnar tempo e provare, con la lettura dei documenti sparsi per i libri e per i giornali, che l'Italia era gravida di socialismo.
Ma il socialismo non era ancora nato e nel secolo scorso si può apprenderlo dalle opere insigni di Winspeare e di Nicola Santamaria sul feudalismo nel campo stesso dove si svolse il brigantaggio si ebbero scene e manifestazioni perfettamente analoghe a quelle ricordate per la Sicilia dal 1848 al 1893.
Ma è indubitato ch'egli, giovanissimo, si è dato la briga di soccorrere la sua famiglia povera, e di mantenere alle scuole di Milano una sua sorella e un suo fratello. Ha rinunciato alla carriera commerciale per dedicarsi completamente al socialismo. Ma le vicissitudini dell'esistenza tribolata gli hanno fatto riprendere la via di prima. Egli è ora commesso viaggiatore.
A questa domanda il socialismo risponde: Sì. Milioni di voci rispondono: No. Ebbene, io non son qui per sostenere l'affermazione.
Dov'è, dunque, il socialismo come causa efficiente, diretta e immediata dei moti di Sicilia, secondo il Comandante del XII Corpo di armata, che del socialismo non è punto tenero? E minore ancora la sua responsabilit
"Non ostante il socialismo, il comunismo, l'anarchismo che gli hanno importato in casa, il contadino siciliano è rimasto tolgo in prestito queste parole dalla conclusione del libro lavoratore attivo e diligente.
Il processo ai socialisti, che si è trasformato in processo al governo ed alle classi dirigenti e che ha servito alla più vigorosa e larga propaganda del socialismo avr
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