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Aggiornato: 2 giugno 2025


Tranne che nel naso, sporgente a triangolo appuntato, come il fiocco d'un bastimento, la Romea dai capelli alle spalle era una bella creatura; chiome, occhi, bocca, orecchie, denti, mento, colla sua brava fossetta, tutti belli. Ma il resto, dal collo in giù, non valeva nulla: un bastone da scopa abbigliato, senza grazie, risalti, curve, sia dinanzi che di dietro, che di fianco.

La scopa, la scopa ribattè il misantropo, divincolandosi tra le strette di Ezio che cercava di fargli ballare un minuetto. Quando fu possibile avviare un discorso ragionevole, Cresti insegnò a Flora come dovesse trinciare minutamente delle foglie di cavolo, ammollarle nel latte in una scodella, e come dovesse a poco a poco imboccare i coniglietti.

Ma nella calza non c'era niente. Malia si lavava, canticchiando, le belle spalle bianche, nude, assalite dai brividi. Il bacile di latta si empiva di spuma candida, fiocchi di neve ne cadevano intorno. Ancora il sole non era arrivato alla stanzuccia, ma per le vetrate appariva il cielo azzurro, limpidissimo, sul quale la Befana aveva, nella notte, ripassata la sua scopa di penne di pavone.

La furente scopa della pazzia ci strappò a noi stessi e ci cacciò attraverso le vie, scoscese e profonde come letti di torrenti. Qua e l

Se capisce! (Amaro e ironico) E c' 'o dice a fa? Io mo dint' a sta casa songo comme si fosse 'a mazza d' 'a scopa! Gi

Entrambi scopano adagio, passano l'arnese sotto le brande, si fermano a far uscire i crostini dalle commessure tra mattone e mattone e tra pietra e pietra e si tirano a dietro il materiale fino in fondo, senza lasciare per la via polvere e briciole. Scopa bene anche don Davide, ma non con la diligenza degli altri due.

TOMASO PITTAFORMI: laureato in medicina, chirurgia, briscola e scopa, calzoni gialli, soprabito nero, coscienza analoga, cravatta azzurra, occhiali verdognoli, naso violaceo; gesto vibrato, secco; parola umida, per ortografia di sputi, a getto circolare e continuo.

Scopa! Sango d' 'a morte!... N' ato asso! Scopa! So' fora! Aspè!... Comme si' fora?... (al ragazzo) Guaglió', fatte cchiú ll

Essi sparsero il loro sangue, cimentarono la loro vita per non lasciarvi ludibrio a sgherri. I conigli ai cani, al vituperio! E lo ripeto: battete la scopa sul loro codardo volto!

Lunedì Lazzari, martedì Federici, mercoledì Valera, giovedì Chiesi, venerdì Ghiglione, sabato don Davide, domenica Suzzani. È un movimento igienico. Si puliscono e si mettono a posto i tavoli e si scopa due volte il giorno. I più volonterosi e i più abili sono indubbiamente Lazzari e Federici.

Parola Del Giorno

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