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Aggiornato: 5 giugno 2025
Quinci addivien ch'Esau` si diparte per seme da Iacob; e vien Quirino da si` vil padre, che si rende a Marte. Natura generata il suo cammino simil farebbe sempre a' generanti, se non vincesse il proveder divino. Or quel che t'era dietro t'e` davanti: ma perche' sappi che di te mi giova, un corollario voglio che t'ammanti.
Quinci addivien ch'Esau` si diparte per seme da Iacob; e vien Quirino da si` vil padre, che si rende a Marte. Natura generata il suo cammino simil farebbe sempre a' generanti, se non vincesse il proveder divino. Or quel che t'era dietro t'e` davanti: ma perche' sappi che di te mi giova, un corollario voglio che t'ammanti.
91 Mentre così pensando seco giva, venne in quel che cercava a dar di cozzo; che 'n mezzo de la strada soprarriva dove profondo era cavato un pozzo. Quivi l'armento alla calda ora estiva si ritraea, poi ch'avea pieno il gozzo. Disse Ruggiero: Or proveder bisogna, che non mi facci, o scudo, più vergogna.
76 Truova prima il Silenzio, e da mia parte gli di' che teco a questa impresa venga; ch'egli ben proveder con ottima arte sapr
Or mira l'alto proveder divino: che' l'uno e l'altro aspetto de la fede igualmente empiera` questo giardino. E sappi che dal grado in giu` che fiede a mezzo il tratto le due discrezioni, per nullo proprio merito si siede, ma per l'altrui, con certe condizioni: che' tutti questi son spiriti ascolti prima ch'avesser vere elezioni.
ché veramente proveder bisogna per lui, o per altrui, sì ch’a sua barca carcata più d’incarco non si pogna. La sua natura, che di larga parca discese, avria mestier di tal milizia che non curasse di mettere in arca». «Però ch’i’ credo che l’alta letizia che ’l tuo parlar m’infonde, segnor mio, l
che' veramente proveder bisogna per lui, o per altrui, si` ch'a sua barca carcata piu` d'incarco non si pogna. La sua natura, che di larga parca discese, avria mestier di tal milizia che non curasse di mettere in arca>>. <<Pero` ch'i' credo che l'alta letizia che 'l tuo parlar m'infonde, segnor mio, la` 've ogne ben si termina e s'inizia,
Or mira l'alto proveder divino: che' l'uno e l'altro aspetto de la fede igualmente empiera` questo giardino. E sappi che dal grado in giu` che fiede a mezzo il tratto le due discrezioni, per nullo proprio merito si siede, ma per l'altrui, con certe condizioni: che' tutti questi son spiriti ascolti prima ch'avesser vere elezioni.
Quinci addivien ch’Esaù si diparte per seme da Iacòb; e vien Quirino da sì vil padre, che si rende a Marte. Natura generata il suo cammino simil farebbe sempre a’ generanti, se non vincesse il proveder divino. Or quel che t’era dietro t’è davanti: ma perché sappi che di te mi giova, un corollario voglio che t’ammanti.
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