Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 23 giugno 2025
E la Contessa non esitò a confessarlo. Rimase affascinata, col cuore palpitante, cogli occhi fissi negli occhi di lui, bevendo a larghi sorsi la felicit
Etna s'avvampa da la tomba oscura Sembrò 'l rimbombo che dal mostro usciva, Mugghionne il monte, ne tremar le mura, Scossesi il suol de la marina riva; Quì palpitante di percossa dura Agaffino sul suol gi
Un giorno, in un gran porto, sauro, bituminoso, pieno d'alberi di navi in grovigli di malefiche croci, e tutto palpitante di vele, come di ali d'enormi vampiri, io mi trovai per qual caso? sotto le basse travi d'una bettola da marinai, alla punta d'una gettata, su palafitte malferme.
Subito dopo udii un riso e un'altra voce che mi pietrificarono. Sie Böser! Cattivo! Era Violet. Mi fermai, palpitante, a due passi dalla carrozza. L'uomo voltò il capo verso di me. Allora girai dietro la carrozza, mi fermai in mezzo alla via, fingendo di guardare il tetto e i pinnacoli della casa Nassau che spuntavano nel chiaro di luna.
E noi, come giovani leoni, inseguivamo la Morte, dal pelame nero maculato di pallide croci, che correva via pel vasto cielo violaceo, vivo e palpitante. Eppure non avevamo un'Amante ideale che ergesse fino alle nuvole la sua sublime figura, nè una Regina crudele a cui offrire le nostre salme, contorte a guisa di anelli bisantini!
Si agitava facendo l'atto di disvincolarsi, di fuggire. Un braccio le passò delicatamente dietro il capo che si abbandonò sopra un petto palpitante. Parve tranquillarsi in quella posizione. Mormorò in un soffio: «Come sono severi quagli occhi chiari!.. come sono pieni di rimprovero!... Mi disprezza e io lo amo! lo amo! «Lucia!
La Nena pallida, fremente, cogli occhi torvi, gli afferrò il braccio che teneva disteso, e stringendolo e strappandolo con una forza nervosa, strana: Rispondi balbettò, palpitante. Rispondi, assassino; che cos'hai fatto? Sandro era in preda ad una commozione, ad una eccitazione indescrivibile.
Giacomo fece un cenno alla contessina Giulia, inchinandosi sorridendo: la fanciulla rispose accettando l'invito, gli si appoggiò mollemente con una mano sulla spalla, e tutti e due, stretti insieme, sparirono, travolti come da un'onda, in quel turbine di colori e di luce, per ritornare poco dopo, Giulia al braccio del Vharè, col volto acceso, il seno palpitante, spirando dal languido atteggiamento di tutta la persona l'ebbrezza goduta in quella volata rapida e voluttuosa.
Il giorno dopo, quando Egli mi disse: Non vorreste cantare oggi? risposi di no ed Egli non insistette; tuttavia il motivo di quella canzone risuonava intorno a noi così morbido ed insistente e tacitamente inteso che pareva una carezza sospesa nell'aria. E ancora nelle sere seguenti, nè io cantai nè Egli me ne richiese, ma la canzone stava in mezzo a noi calda e palpitante come persona viva.
Un altro giorno attese, ed ei non venne. Attese a lungo, palpitante e muta. Non venne più.... non venne. Ed essa allor, chinando il volto assorto, Disse: A che serve trascinar la vita, Quando l’amore è morto? .... Un alito passò tra fronda e fronda. D’infinito riposo a lei parlava L’acqua limpida e fonda;
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca