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Aggiornato: 23 giugno 2025
Occupati dai loro pensieri, i viaggiatori restarono in silenzio per più di un'ora, meno qualche domanda che faceva tratto tratto Dupont sulla direzione della strada, o qualche esclamazione di Annetta sugli oggetti che il crepuscolo lasciava vedere imperfettamente. Infine scorsero lumi alle falde di un monte, e Lodovico non dubitò più non fosse la desiata citt
Finalmente suonò mezzanotte. Aprì la porta del corridoio per ascoltare se vi fosse rumore nel castello, e udì solo l'eco delle risa smoderate che partivano dalla sala grande. S'immaginò che Montoni ed i suoi ospiti fossero a tavola. «Essi sono occupati per tutta la notte,» disse fra sè, «e Valancourt sar
Ci siamo troppo occupati di lei e non menta il conto di perdere il tempo, disse la principessa accennando al Rosati una poltrona, mi parli piuttosto del teatro e me lo descriva.
E' passò in rivista i confessionali. Erano tutti occupati, ma il padre Piombini non era l
Nacque di nuovo tra gli auditori un dialogo vivace. E, mentre i giudici erano occupati a compilare la sentenza, Lucertolo si affaccendava nella stanza degli uffici della Rota, in cui si accumulavano e si conservavano gli oggetti pertinenti a qualche delitto. Fra tali oggetti era il tappeto, tolto dalla stanza misteriosa nel Vicolo della Luna.
Fra gli eruditi più insigni che si sono occupati di Giuliano, il primo posto va dato al Neumann, il quale, con mirabile acutezza, ha saputo ricostruire, sulla confutazione che ne aveva fatto Cirillo, almeno una parte del trattato di Giuliano contro i Cristiani, parte piccola, ma pur preziosissima per la conoscenza del pensiero di Giuliano⁴. Preciso e sereno è il libro del Naville, sulla filosofia di Giuliano⁵. Ricchissima di notizie ed eccellente per l’indicazione delle più piccole e nascoste fonti è la storia del Mûcke⁶. Ma la mancanza di critica sicura nei giudizi toglie molto del pregio al faticoso lavoro.
Se alcuno, impugnando le mie conjetture, ricusasse di ammettere che dal vicerè vennero fermati in quell'epoca tali progetti, io chiederogli il come si possa spiegare in quest'ultima ipotesi la sua contumacia agli espressi comandamenti dell'imperatore, il quale, chiamandolo a sè con tutte le sue truppe, ingiungevagli di abbandonare l'Italia. Un solo motivo, o per meglio dire, pretesto, allegò il vicerè per palliare la sua disubbidienza. Disse cioè di temere la diserzione dei soldati italiani, i quali, divelti dalla propria patria e tratti verso la Francia, verrebbero a sapere l'occupazione del loro paese per parte delle truppe nemiche. Ed allegava in prova le molte diserzioni recentemente accadute nell'esercito, di soldati nativi dei dipartimenti occupati dalle truppe nemiche. «Se i soldati delle province venete», diceva egli, «mi abbandonano per accorrere alla difesa dei loro propri lari, che fia per accadere allorchè tutto quanto l'esercito si trover
Ammiratore della rigida, non uguagliata da nessun popolo della terra, antica disciplina romana, io, sono quindi amante dell'ordine, cioè vorrei vedere i popoli prosperi, liberi, felici ed i loro reggitori, occupati non d'altro che del loro benessere garanzie sicure queste della quiete pubblica.
Donna Vincenzina e Massimo, occupati nei preparativi del loro matrimonio si scusarono e approfittarono di quest'occasione per far una corsa a Genova a finir certe spese. Flora rimase quel giorno sola a custodire la casa e a preparare la cena.
Dappertutto si vedevano soldati, chi sdraiati per terra o aggomitolati come gatti al sole, chi seduti attorno ai fuochi a preparare il rancio, chi occupati a manovrare, chi a esercitarsi al tiro; vi erano egiziani, negri, turchi, basci-bozuk, europei, tutti in differenti costumi.
Parola Del Giorno
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