Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 26 maggio 2025


Ma dopo fu sempre così nei romanzi di Paolo Spada: le sue protagoniste belle, buone, cattive, umane, simpatiche durante tutto il romanzo, alla fine diventavano triviali e ridicole. Colei che si suicidava, non sapeva suicidarsi abbastanza bene per morirne; quella che era distrutta da una tisi al terzo grado, trovava una medicina miracolosa che la salvava, e sposava il medico; quella che era presa dalla meningite, faceva una cura violenta di chinino e si guariva; quella che per un amor tradito era ridotta all'ultima disperazione ed al desiderio della morte, si consolava senza una ragiono al mondo, borghesemente. Qualcuna poi, come nelle prime novelle, scompariva improvvisamente e non se ne aveva più notizia. Così un intiero e spasimante dramma psicologico si risolveva in un matrimonio ed in una scampagnata. Così tutta l'opera d'arte era guastata, rovinata da quella fine illogica, assurda, borghese. Così quel tratto finale in cui tutta la valentìa dell'artista era perduta, perdeva il libro. Fu detto di lui che era debole, che il suo ingegno aveva dei lucidi intervalli, con alternative di tenebra. Fu detto di lui che sapeva cominciare i suoi libri, ma non finirli. La leggenda rimase. E la reputazione di romanziere di Paolo Spada si smarrì fra le infinite mediocrit

Aveva trovata una gran febbre, una eccitazione generale dell'organismo, il volto acceso, gli occhi scintillanti, e una tale palpitazione al cuore dell'infermo, da sentire lo scuotimento del viscere senza bisogno di mettergli la mano sul cuore. A questi primi sintomi di una meningite, si aggiunse tosto il delirio, il vaniloquio.

Ma quella meningite basilare tubercolosa non consentiva nemmeno di essere lenita, giacchè il piccino aveva fatto ogni sforzo, rantolando affannosamente, per torsi dal capo la vescica del ghiaccio. Bisognava assistere per otto, forse per quindici giorni, al suo lento supplizio, immobili, senza potergli neppure nelle crisi più spasmodiche porgere il conforto di una carezza.

Basta, per voi non è stato il caso; quella brutta cosa della meningite è stata scongiurata dal nostro grande Soleri. Ma è sempre strano il fatto di quei ricordi d'infanzia ritornati a galla, ridiventati padroni del campo. Bisognava lasciargli credere quel che voleva, e Maurizio non si provò a contraddirlo.

Parola Del Giorno

1134

Altri Alla Ricerca