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Aggiornato: 29 giugno 2025
Biella è una cittadina simpatica, che si presenta pulita, sanissima, affaccendata, percorsa da cento omnibus dalla stazione verso il santuario e verso Andorno. Nella via maestra vi sono dei portici sotto cui s'impaccia la gente ai giorni di mercati popolosi: tutto vi si trova, dalle usuali terraglie impastate colle argille di Ronco e Ternengo agli immensi tesori delle fabbriche grandiose.
Lascio immaginare che rumore assordante di voci, di risa, di urli e poverine non si poteva fargliene carico se sfogavansi in quel momento della soggezione che loro imponeva una maestra vecchia, brontolona e severa.
Io divorai l'enorme cantuccio come se fosse stato un boccone solo. E da quel giorno, non avrei potuto più merendare senza il pane della maestra. Povera signora Maddalena! Lei che aveva portato tante privazioni, tanti stenti, tante vergogne: lei che aveva patito la fame senza lamentarsi e senza chiedere un soldo a nessuno, non potè reggere al dolore di sapere il figliuolo in carcere.
Essendoci accorti che la signora soffriva davvero, abbiamo abbandonato il soggetto scabroso, cambiando discorso. Era l'ora del tramonto, e volendo rientrare al villaggio prima di notte abbiamo abbandonata la strada maestra, prendendo una scorciatoia per un sentiero tortuoso fra due siepi. La viuzza angusta non permetteva il passaggio che a due sole persone di fronte.
R. BONFADINI, Mezzo secolo di patriotismo, Milano, Treves, 1886, p. 84-91, dove il ritratto politico del Guicciardi è delineato con mano maestra, sebbene un po' indulgente.
E Donato li piantava tutti e tre sulla via maestra e tornava in classe a far di sì col capo per dar a credere al professore che la sua meccanica gli era entrata tutta; e un istante dopo, con una devozione che metteva in sacco i colleghi, ficcava il naso nel cartolaro e pigliava le sue annotazioni così: «Cara Costanza!» o così: «Angelo mio! mia vita!...» e proseguiva dando del tu alla fanciulla e prodigandole tutto quel tesoro di rettorica che anche gli studenti di matematica hanno in disparte per le grandi occasioni.
Me l'ha detto la maestra rispose la piccina. Dirai alla tua maestra che la vada a pigliar.... La frase, per quanto vera, non può essere ripetuta. Nessuna teoria al mondo potr
"Quando eravamo piccini," continuò la Falsa-Testuggine, un poco più quieta, ma sempre singhiozzando, "andavamo a scuola, al mare. La maestra era una vecchia Testuggine e noi la chiamavamo Tartaruga " "Perchè la chiamavate Tartaruga se non era tale?" domandò Alice. "La chiamavamo Tartaruga perchè c'insegnava a tartagliare," disse la Falsa-Testuggine con dispetto: "Avete poco comprendonio!"
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