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Io mi levai, m'accostai alla finestra, mi misi a fianco di Giuliana, fui sul punto di chinarmi verso di lei per proferire al fine le parole gi

Trovai il Generale in colloquio con un commodoro della marina americana, ond'io m'accostai ad uno dei varî gruppi mescolati di uffiziali garibaldini, della marina sarda, della inglese, della americana, e di eleganti signore che verso il tramonto convenivano a lieti ragionamenti sulla terrazza o alla galleria occidentale. Il mese di giugno e parte di luglio del 1860 scorsero lassù inalterabilmente abbelliti dal sorriso della vittoria, dai racconti delle nuovissime maraviglie, dalla magnificenza del sito, dalla volutt

All'improvviso scorsi d'innanzi a me una lapide nuova; era di marmo bianco, semplicissima nel disegno e non abbondava di iscrizioni. Il cuore martellavami il petto come volesse spezzarlo. M'accostai a quella tomba e vi lessi commosso queste bibliche parole: "Perchè mi hai tu abbandonato?" so che la pomposa eloquenza m'abbia mai cercato il cuore così profondamente.

I' m'accostai con tutta la persona lungo 'l mio duca, e non torceva li occhi da la sembianza lor ch'era non buona. Ei chinavan li raffi e <<Vuo' che 'l tocchi>>, diceva l'un con l'altro, <<in sul groppone?>>. E rispondien: <<Si`, fa che gliel'accocchi!>>. Ma quel demonio che tenea sermone col duca mio, si volse tutto presto, e disse: <<Posa, posa, Scarmiglione!>>.

Ben discernea in lor la testa bionda; ma ne la faccia l'occhio si smarria, come virtu` ch'a troppo si confonda. <<Ambo vegnon del grembo di Maria>>, disse Sordello, <<a guardia de la valle, per lo serpente che verra` vie via>>. Ond'io, che non sapeva per qual calle, mi volsi intorno, e stretto m'accostai, tutto gelato, a le fidate spalle.

Ben discernea in lor la testa bionda; ma ne la faccia l'occhio si smarria, come virtu` ch'a troppo si confonda. <<Ambo vegnon del grembo di Maria>>, disse Sordello, <<a guardia de la valle, per lo serpente che verra` vie via>>. Ond'io, che non sapeva per qual calle, mi volsi intorno, e stretto m'accostai, tutto gelato, a le fidate spalle.

"Qui, vicino a me." M'accostai con uno slancio improvviso e mi posi al suo fianco; e così da presso, che alcune anella della sua chioma di ebano mi sfioravano il volto. "Che avete?" le domandai con dolcezza. "Nulla;" ma non potè celare il turbamento, e si lasciò sfuggire dalle mani la pezzuola. La raccolsi in un baleno.

La tua loquela ti fa manifesto di quella nobil patria natio a la qual forse fui troppo molesto>>. Subitamente questo suono uscio d'una de l'arche; pero` m'accostai, temendo, un poco piu` al duca mio. Ed el mi disse: <<Volgiti! Che fai? Vedi la` Farinata che s'e` dritto: da la cintola in su` tutto 'l vedrai>>.

Lo guardai; mi guardò, ma non disse motto; e siccome io m'accostai a lui ed insistetti dello sguardo, egli sciolse le braccia e le lasciò cadere lungo i fianchi.

I' m'accostai con tutta la persona lungo 'l mio duca, e non torceva li occhi da la sembianza lor ch'era non buona. Ei chinavan li raffi e <<Vuo' che 'l tocchi>>, diceva l'un con l'altro, <<in sul groppone?>>. E rispondien: <<Si`, fa che gliel'accocchi!>>. Ma quel demonio che tenea sermone col duca mio, si volse tutto presto, e disse: <<Posa, posa, Scarmiglione!>>.