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Che però non è maraviglia se sono cercati gli ongari ed incettati per lire 17 e mezza e sino per 18 lire l'uno; perché, volendo valutarli anche a ragione di marche 14-3/4 d'argento in traeri per una d'oro, dovrebbe valer l'ongaro soldi 366 e mezzo, che sono lire 18.6 e mezzo.

Ma nelle monete imperiali frattanto, siccome l'ongaro è passato da tre fiorini a tre e mezzo, che vuol dire da sei a sette, l'entrate de' principi e gli averi de' popoli in monete d'argento sono scemati da sette a sei anch'essi.

Per esempio, se l'oro in Allemagna è piú caro che in Italia, onde si baratti a piú argento che qui non si fa, ed io voglio di Venezia farmi pagare in Vienna la valuta di 1000 ducati in tanti ongari, bisognerá ch'io paghi al mercante di Venezia un tanto di piú quegli ongari della valuta ordinaria, perché in Vienna gli ongari vagliono piú argento che non vagliono in Venezia; e viceversa, chi di Vienna volesse farsi pagare in Venezia 1000 fiorini in tanti ducati, volendo pagargli in Vienna con ongari, converrebbe pagar aggio per li ducati, perché l'ongaro vale manco argento in Venezia che non vale in Vienna.

Mentre, admesso per gli Stati di Cesare ed altri ancora il suo scudo d'oro a quel numero di lire immaginarie che in ciascun paese valevano prima, lo scudo d'oro veneziano, detto «zecchino», che religiosamente è stato sempre dalla veneta sapienza custodito e mantenuto alla solita bontá e peso, ha dipoi sempre valuto sin tre paoli di piú dello scudo d'oro o sia mezza doppia di Castiglia; e li zecchini gigliati di Firenze hanno lungo tempo mantenuto dipoi con decoro il valore vantaggioso in pari modo sopra quelli di Spagna, sebbene, trasandato da quelle zecche di piú batterne, è restato a poco a poco abolito: ma l'ongaro e ducato d'Allemagna ed Ongheria, ch'è stato alquanto dalla perfetta bontá primiera peggiorato, è anco restato al disotto del zecchino giusta la sua intrinseca proporzione.

Ed in questo modo si alzarono le monete buone in breve tempo a tal segno, che finalmente l'ongaro, che prima sei fiorini valeva, giunse a valerne dodici.