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Aggiornato: 25 giugno 2025


Bissi aveva rinunciato all'impiego; i suoi libri gli davano, se non la ricchezza, un po' di agiatezza. Si era fatto fabbricare un delizioso villino in un paesetto della Riviera Ligure, e vi passava l'inverno e la primavera, lavorando in invidiabile solitudine, interrotta da brevi corse a Milano e a Venezia. Era divenuto tutto grigio, ma il volto e l'aria della persona conservavano una freschezza virile, e l'agilit

Marone adunque doveva partirsene senza aver nulla concluso; e se ne andava per rispondere al signor Nicolazzo: quando in alto di quell'ultima ripidissima branca di scala che metteva nel corridoio delle soffitte si trovò faccia a faccia con Giovanni Selva che saliva. Quest'incontro gli piacque poco; avrebbe desiderato che non si fosse saputo di questa sua venuta, e tanto meno da codesto amico del pittore con cui aveva avuto pochi giorni prima, riguardo a quel ritratto, l'abboccamento che fu narrato. Marone salutò in fretta: si strinse al muro, e fu sua intenzione sgusciar via per discendere sollecito; ma egli non aveva più l'agilit

Il muro, col consenso dei compagni, era stato trapassato nella penultima notte. I compagni, all'ultimo momento, ebbero paura. Sterpone, che delirava di mettere le mani nel sangue dei suoi falsi accusatori, non esitò un minuto. Spostò i quadrelli, entrò nella cucina come un gatto, levò l'uscio in un attimo, s'arrampicò sul muro strisciando fin dietro la garetta, e coi rompimenti del tuono si lasciò giù dal bastione colla leggerezza e l'agilit

Quando furono all'aperto, la giovinetta si avviò per un sentiero scosceso saltando da un sasso all'altro con l'agilit

Noi non specificheremo le peripezie di questo combattimento, il quale esigeva l'agilit

Mi diressi verso la sala del pianoforte. Vedendomi, Maria interruppe i suoi esercizi e corse a me tutta leggera e allegra, come a un liberatore. Ella aveva la grazia, l'agilit

Continuarono a camminare assorti in quei profondi pensieri cui seco traggono la solitudine e la notte. Michele non cantava più, e non si udiva che il mormorio della brezza nei boschi, si sentiva che la frescura. D'improvviso furono scossi dallo scoppio d'un'arme da fuoco; Sant'Aubert fece fermare la carrozza, e si pose ad ascoltare. Il romore non viene ripetuto, ma si sente correre nella macchia. Sant'Aubert prende le sue pistole, e ordina a Michele di accelerare il passo. Il suono di un corno da caccia fa rimbombare i monti; Sant'Aubert osserva, e vede un giovine slanciarsi nella strada, seguito da due cani; lo straniero era vestito da cacciatore; un moschetto ad armacollo, un corno alla cintura, ed una specie di picca in mano, davano una grazia particolare, alla sua persona, secondando l'agilit

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