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(Il decreto del 15 aprile aveva promesso di ripartire gran parte delle terre incolte appartenenti a corporazioni religiose od a mani-morte e divenute, per decisione dell'Assemblea del 21 febbrajo, propriet

Era l'erario regio esausto, eran vuote le borse de' nobili, falliti e dispersi gran parte de' mercanti, le campagne per piú anni incolte non avevano reso alcun tributo a' suoi signori; il regno tutto insomma, fra le orridezze delle passate incursioni e campeggiamenti, involto in orrido squallore.

La regione montana è quella nella quale il disboscamento raggiunge le più estese proporzioni: nel dipartimento delle Alpi Marittime nel 1890 si contarono ancora 90.418 ettari, in quello delle Basse Alpi 115.000 coperti da boschi, cioè rispettivamente quasi un quarto e neppure un sesto della superficie totale. Ritenendo che nelle zone litorale e subalpina un terzo del suolo è ancora imboschito, non rimangono nel primo dipartimento che circa 40.000 ettari imboschiti nella zona montana, cioè un quinto del totale: nelle Basse Alpi poi, le lande e le terre incolte occupano un buon terzo di tutto il paese; infatti, questo dipartimento, la cui popolazione diminuisce rapidamente, minacciava di diventare uno spaventoso deserto di roccia, dimostrando su grande scala le funeste conseguenze del disboscamento: isterilimento delle terre, disseccamento delle sorgenti, incredibile variabilit

Or lisce e chete, or bieche, ispide, incolte Non pur turban le vie, ma i sensi e i cori: Inquiete, ansanti, curïose, folte Corron, s'urtan le turbe a' lor clamori. Sorgono a mille intorno a lor le stolte Menzogne alate e i pallidi Timori E il cieco Ardir, che ne l'error gavazza, E il Dubbio inerte, e la Discordia pazza.

Il più fiero nemico di questa regione ed in pari tempo il più forte ostacolo alla coltivazione è oggi la malaria. Un umido venticello insidioso spira sulle pianure incolte e sulle colline vulcaniche disalberate, coperte solo di fiori d'asfodelo.

All'alba del terzo arrivarono a Sesto; da quel paesello ad Angera avrebbero potuto avviarsi per terra, ma per essere le strade incolte, deserte, disagiate, tali insomma da rendere a più doppi lungo e noioso il viaggio, vollero in vece prender la via del lago. A quest'uopo in un seno entro terra, stavano col

Credè finalmente che Montoni prendesse l'equipaggio soldatesco per traversar con più sicurezza una contrada inondata di truppe, e saccheggiata da tutti i partiti. Si vedeva in quelle feraci pianure la devastazione della guerra. Laddove le terre non restavano incolte, si riconoscevano le tracce della rapina.