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Aggiornato: 11 novembre 2025
Nessuno, per altro, tema di rinvenire in quest'opera del signor Bouterweck alcun tratto di quella filosofia che or chiamasi «trascendentale», e che colla sua oscuritá reca fastidio ad ogni lettore che non sia metafisico consumato nelle piú astratte speculazioni germaniche.
A chi de' far co' tristi, in coscienza non saprei ricordar filosofia; perché, mostrando flemma e indifferenza, la battezzan color poltroneria; e tanto cresce arroganza e insolenza, che van dannati per la cortesia, donde un randello a tempo veramente avanza ogni filosofo eccellente. Di questi peccatori il gran flagello ed il ribrezzo e la disperazione esser sogliono i birri col bargello.
Ma il Nietzsche si presta a distruggere anche meglio l'opera propria; perchè, mentre afferma con gran forza di persuasione la sua filosofia, nello stesso tempo dice, press'a poco come il Tolstoi, che ogni filosofo s'illude quando crede di presentarci il suo sistema come l'opera della «pura ragione». Un'illusione simile non è dunque anche la sua? Come e perchè egli solo possederebbe la verit
La filosofia, le scienze esatte, la politica, il giornalismo, l'insegnamento, gli affari, pur ricercando forme sintetiche di espressione, dovranno ancora valersi della sintassi e della punteggiatura. Sono costretto infatti, a servirmi di tutto ciò per potervi esporre la mia concezione.
Ma se si pensa che il signor Ginguené scriveva il suo libro dopo l'anno 1810 ed in Francia, che è quanto dire un trent'anni dopo quello del Tiraboschi ed in paese piú illuminato del nostro, chi vorrá perdonare a lui la penuria di filosofia?
E che l'accigliata filosofia si levi pure a stigmatizzare nell'uomo il fanciullo la sua voce non sapr
Che non meritava neanche questa scesa di testa; aggiunse il capitano, spremendo il sugo di tutta la filosofia che aveva imparata nello Studio pavese.
La soppressione del S. Uffizio infondeva vigore novello alle menti di questi e di altri pensatori. Gli esemplari della Filosofia Leibniziana del Natale, sfuggiti fino allora agli occhi lincei degli Inquisitori, ricomparivano, non più timidamente, alla luce, ridestando assopiti entusiasmi, e con essi inveterati rancori; ma questi venivano da quelli soverchiati, ed il nome del gi
Smettiamo il parlar figurato, ragioniamo seriamente. Che ha da spartire il romanzo con la filosofia, con la scienza, con la religione? Dopo la mala prova del romanzo sperimentale escogitato dallo Zola, avremmo dovuto capirlo.
Vittorina si chinò verso il marito, che, sorseggiando una tazza di tè, leggeva un libro di filosofia bergsoniana, e rifletteva sulla facilit
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