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Aggiornato: 24 giugno 2025
Però da alcun tempo quella sua tanta allegria era sminuita; la sera di cui dico, sulla fronte di lei e sul volto avreste detto essere disteso un velo che ne faceva meste le sembianze. Non era gi
Poscia che fummo al quarto dì venuti, Gaddo mi si gittò disteso a’ piedi, dicendo:
Alberto si precipitò dal biroccino. Cesare ne seguì l'esempio, abbandonando a sè il cavallo; corsero ambedue alla casa. Con mano convulsa il marito di Matilde aprì l'uscio di cui aveva seco la chiave, e su per le scale, in due salti fu alla soglia della camera da letto. Entrando vide in un batter d'occhio lo suocero disteso sul sof
Quando Alessio fu disteso nel suo lettuccio, quando l'ebbi baciato e ribaciato, tornai in anticamera a domandare a Pietro se aveva accompagnato mio cugino per fargli lume in quella sera tanto buia. Il mio domestico rispose che il signore era gi
A un certo punto dovei fermarmi... Un cadavere era disteso sull'erba... Gli accostai la lanterna e vidi che aveva la testa sfracellata da un grosso colpo di bastone.
Ma to! questa mia sorella come me l'ha appioppata! Bella coppia essa e don Marco! Proprio il dettato è giusto; «chi fa quel che noi preti si dice..., va in paradiso diritto, come colomba al nido, e come io in questo mio letto...» Si coricò disteso; e contento come quella sera, non aveva più giaciuto da parecchio tempo.
Un chiarore lontano, incerto, sorto dal fondo della linea, fermò ad un tratto la sua attenzione. Un uomo con una lanterna in mano si veniva avanzando; la lanterna, pendente dal braccio disteso lungo il fianco, lasciava in ombra il viso del sopravveniente, bagnandogli i piedi di luce.
Talchè, scendendo solo, un mattino, e trovando Leo disteso nel corritojo, lungo e stretto, che seguiva alla scala, tentai d'accarezzare il cane, di persuaderlo all'amicizia con qualche buona parola.
Tutti credevano che questa masnada fosse venuta alle spalle di Ugo per distruggere le torri di legno. Oberto incominciò a meravigliare: Come? Qui non ci sono i nemici? e vedendo, alla lontana, Ugo disteso bocconi: Messere, disse allo zio: è morto! Chi? Ugo. Si storce nell'agonìa. Guardate!
Quel giorno un giorno qualunque, di dopopranzo si era disteso sulla poltrona, una gamba a cavalcioni dell'altra, lo stuzzicadenti in bocca, ed un volume delle edizioni Treves in mano, con la determinazione netta di leggere. Il libro era interessante; ma, caso nuovo e strano, il lettore era molto distratto; dirò di più, era nervoso ed inquieto.
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