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«La mia salute non è perfetta, ho delle sofferenze intestinali, ma col tempo e le cure passeranno anche queste. Tutti gli altri di casa stanno benissimo, e ti mandano i più affettuosi saluti

Quei governanti argentini che amano veramente il loro paese e che ne vogliono il bene, che desiderano l'aiuto generoso delle nostre braccia e delle nostre simpatie, rivolgano le loro cure al risanamento della Giustizia. La giustizia è la coscienza d'un paese. Se la coscienza si risveglia e si migliora, le azioni divengono buone. Pongano tutto il loro amore e tutta la loro scienza in questo. E nella buona Giustizia l'Argentina trover

Come il principe di Lavandall, il signor di Linsac è adesso un po' calvo sul vertice della fronte, cui le rughe delle cure, delle brame, dell'ambizione, dei disinganni invadevano. Come il principe, egli

È il superfluo dei loro pensieri, delle loro cure, e che non impedisce loro di contentare ogni loro capriccio, pari a quel superfluo che il Vangelo ci comanda di dare ai poveri, e che, levato di tasca, ci lascia ancor tanto da non patir difetto di nulla.

Ma questa placida innocenza di lei lo ratteneva dal palesarle l'affetto suo, al tempo stesso che glielo rendeva più vivace. Possedere quell'ingenua fanciulla che, tra le cure dell'ottimo dei padri, veniva educandosi alla virtù ed al sapere, ben avvisava egli come sarebbe la felicit

E se la morte fisica arriva precoce per gli anni, anche troppo tarda sopraggiunge per le cure rodenti, per le passioni che limano, e per gli occhi diventati ciechi nel contemplare una luce che consuma. Quando poi l'uomo sopravvive a se stesso, che cosa attende dal suo cervello e dal suo cuore? Ahimè! Una congestione, od uno aneurisma.

Come tutrice de' suoi figli, queste dovevano essere le sue cure. Ed intanto le tornavano insistenti al pensiero due versi d'una romanza moderna che aveva cantata tutto l'inverno senza badarci. La vita è solitudine Senz'amor, senza sogni e senza Dei. Si vestì coll'abito da mattina tutto bianco, che la faceva svelta e sottile.

Ebbene Giuliano, e questo è uno dei tratti più singolari del suo tentativo, volendo fare della sua religione un istituto moralizzatore, volle, egli pure, separarla dallo Stato, e tentò di organizzare una vera Chiesa politeista, la quale fosse maestra ed esempio di dottrina e di virtù. Noi abbiamo veduto, nell’analisi delle istruzioni date da Giuliano a personaggi cospicui di quella sua Chiesa, come l’organizzazione formasse una delle principali sue preoccupazioni, ed a quali sottili cure e provvedimenti egli sapesse discendere. Dicemmo anche che, per la purezza delle intenzioni e per la natura dei consigli, ch’egli dava ai suoi sacerdoti, relativi alla condotta ed alle abitudini che avrebbe desiderato vedere in essi, le lettere di Giuliano potrebbero considerarsi come pastorali di qualche vescovo cristiano che s’ispirasse agli ideali dei primi tempi, e produce un ben curioso effetto il sentirvi, talvolta, un’eco genuina di quello stesso Vangelo che Giuliano così cordialmente disprezzava. Egli voleva propriamente fondare sulla santit

Fra queste innocenti cure era cresciuta la Marcellina, sicchè gi

Il conte Gino incominciò: Che cos'è, prima di tutto, quello che la circonda? Le cure dei suoi, del babbo, delle zie, del fratello; non è vero? Ella ora mi permetter