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Aggiornato: 28 giugno 2025
Ah! non vi è più dubbio... è lui, proprio lui... Maria alzò con energia la testa. Chi? Il marchese Diego Tiani, che si è approfittato del mio nome, non solo per tradirvi, povera fanciulla, ma per ingannarne un'altra, che io amavo. Il viso di Maria si era coperto di un livido pallore, le sue manine stringevano le tempia. No, non è possibile: voi mentite, mentite, balbettò con accento soffocato.
Sul mezzodì, un modesto calesse coperto si fermò alla porta della casa. Poco stante, la Teresa, non ancora rinvenuta dallo sgomento in che l'aveva messa la brusca visita del veterano, vide entrare una dama, sul tramonto dell'et
Al piccolo mobilio portato di provincia, Don Diego aggiunse alcune sedie, un vecchio canapè coperto di tela di crine e borrato di pietre, una tavola, un vecchio stipo, una mensola a mezza luna, verniciata nero, a marmo bianco smussato.
Per fermo quello era stato il tempo più bello della sua vita; quella fu l'aureola più splendente, che abbia mai circondato un capo coperto dal pesante triregno.
Le carrozze arrivarono in lunga fila e versavano il loro contingente di signore e fanciulle, che ascendevano lentamente lo scalone coperto di fiori, avvolte nei candidi mantelli nascondenti tante bellezze che tra un momento dovevano essere accarezzate dalla luce splendente delle sale. Il magnifico appartamento, chiarissimo, tutto adorno di fiori, si riempiva a poco a poco.
I bovari, come si chiamano quelli addetti alla custodia dei bovi, raramente dormono al coperto.
Ma venite, non perdiamo tempo: bisogna che vi mostri il quadro. È forse coperto da un velo?» disse Emilia dopo una pausa; «non ho nessuna voglia di vederlo. Come! signora Emilia, non volete vedere la padrona del castello, quella signora che sparve così stranamente? Quanto a me, avrei traversate tutte le montagne per veder il ritratto.
Allo improvviso gli parve essere rimasto solo; portò le mani alla benda, e non udendo voce alcuna che lo impedisse togliersela se la levò ad un tratto, e si trovò dentro una caverna spaziosissima. Senza indugiare un momento prese una lanterna lasciata appesa alla volta, ed esaminò sottilmente le pareti, il pavimento, e il soffitto; gli parve che le pareti e il pavimento in parte fossero vuoti, ed in vero erano; ma così bene chiusi con assi, che ogni via alla fuga conobbe disperatamente impedita. Una tavola, qualche scranna, e un mucchio di foglie coperto di pelli erano i soli mobili che guarnivano il luogo. Don Francesco si pose a sedere, e più che pensava più si persuadeva, che se il riscatto non gli apriva le porte di cotesto sepolcro, qualunque altro modo per uscirne gli sarebbe tornato corto. Altre volte si era trovato ad andare prigione, ed anche vi aveva corso pericolo non piccolo, ma pure non si era mai sentito fiaccato come adesso; forse la et
Una porta in fondo, una laterale. In un cantuccio, un piccolo cavalletto coperto, qualche tela, molti brandelli di stoffa, in disordine. Questo cantuccio è come il frammento d’uno studio di pittura. È sera. Sul davanti, una tavola tonda con un sostegno a tre piedi, coperta da un panno scuro. La tavola è illuminata da un vecchio ed alto lume ad olio con un gran cupolino di tela verde.
«Non vi è un sol angolo di porta, un sol angolo di muro che non sia triplamente coperto di stampati annunzianti rimedii per la guarigione radicale delle malattie veneree. Si distribuiscono nelle mani dei vecchi, delle donne, delle giovanette mille annunzii di pretese guarigioni. Nessuno arrossisce di dare o di ricevere questi stampati.»
Parola Del Giorno
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