United States or Mauritius ? Vote for the TOP Country of the Week !


In mezzo a tante titubazioni, il carattere fondamentale immutato del nuovo regime rimane la paura: il dominio del ceto medio, dei partiti del centro. Gli estremi ruderi delle classi privilegiate dell'antico regime precipitarono nella settimana di luglio; e sotto questo aspetto, ma solo per questo aspetto, il 1830 costituisce il termine conclusivo dello sviluppo iniziato dalla Rivoluzione. Era naufragata la speranza di conciliare tra loro le antiche e le nuove classi possidenti. «Se la camera dei pari non esistesse, sospetterei che non possa esistere», disse una volta dubbioso Beniamino Constant. Le colpe degli ultramontani avevano rincarato fino all'odio aperto tale disposizione diffidente dei partiti del centro e, insieme, avevano provato, che questa nobilt

E fu tale infatti la definizione dello Stato data dal federalista Brizzot, ricopiata più dopo da Beniamin Constant e da tutti i politici della Monarchia ristorata Francese e sviluppata recentemente sino nell'ultime deduzioni dal francese Proudhon.

Una volta scappò detto a Napoleone: «se la guerra non fosse per me indispensabile, principierei col comune il nuovo organamento della Francia: la macchina della nostra amministrazione principia appena a organizzarsi». Con simili lampi geniali i grandi uomini di stato, del pari che i grandi scrittori, intendono di dimostrare ai critici, che essi stessi discernono i punti deboli della propria opera con più chiarezza che i censori forestieri. Ma non conviene dare eccessiva importanza alle parole buttate occasionalmente: lo stato napoleonico, il carattere del despota non comportava un ordinamento amministrativo diverso. Dopo l'apparizione della Carta, bisognava bene aspettarsi una campagna vigorosa contro il più terribile e importante strumento del dispotismo napoleonico. Ma da chi doveva venire la riforma amministrativa? Non certo dai radicali. La prima riforma comunale della Rivoluzione, che il vecchio Lafayette magnifica va volentieri come un gioiello «della mia repubblica», si era rivelata troppo chiaramente per un'anarchia costituita, perché potesse di nuovo essere desiderata da un partito serio. Non dai dottrinari. Il più considerevole teorico del governo, Benjamin Constant, parla certamente, come un nato svizzero, con predilezione al federalismo e alla libert

L'atto addizionale dei cento giorni aveva promesso, che una legge avrebbe corretto l'articolo 75 della costituzione consolare, secondo il quale ogni accusa giudiziaria a un funzionario amministrativo non aveva corso se non dietro decisione del consiglio di stato. La legge non era apparsa, e i dottrinari, fino a quando si tenevano all'opposizione, badavano, secondando l'iniziativa del loro maestro Beniamino Constant, a richiamare continuamente i Borboni alla promessa napoleonica. Il funzionario rimane imperseguibile dai tribunali civili, e l'anno 1832 porta ai governati soltanto una nuova garanzia: le sedute del consiglio di stato, quando funge da tribunale amministrativo, sono pubbliche. Parimente caddero sterili i tentativi di acquistare ai governati il diritto di autarchia in talune branche specifiche dell'amministrazione. Una serie di leggi lodevoli dal 1831 al 1838 stabilisce, che i conseils dei dipartimenti, dei circondari e dei comuni siano eletti in avvenire dai contribuenti più alti, e non più nominati dal re; ma la sfera di attivit