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Aggiornato: 31 maggio 2025
Per giungere allo scandalo di iersera! replicò la marchesa. Meglio valeva incominciare subito. La mia Elena avrebbe saputo fin da principio a che vita era condannata da voi. Non dimenticate, disse Gino, che lo scandalo di ieri sera, come vi piace di chiamare una partenza da teatro, ha avuto ben altre cagioni. Vi ha ella ripetute le sue parole?
I potenti, i padroni, quelli che mettono il basto e la cavezza agli altri, hanno mandato alla tortura la scienza, hanno arsa sul rogo la ragione, hanno condannata al patibolo la giustizia e la verit
Una lunga serie di fatti incontrovertibili ha provato, a quanti hanno senno e core, che la Monarchia non può essere se non servile al di fuori, strumento di resistenza al di dentro. L'Instituzione è moralmente condannata. Il Paese può trascinarsi per un tempo ancora tra le esitazioni dell'opportunismo; non è più monarchico.
LA SIGNORA (smettendo di lavorare). La vera casa penale è questa, sì signore: è questa: e io sono la povera e unica condannata alla casa penale. La mattina (contando sulle dita) ti svegli di malumore, brontoli e te ne vai via. Dici che vai agli uffizi. Sar
Il principe pagava al medico certi apparecchi che questi aveva fatti costruire da un fabbricante di macchine di fisica, per i quali apparecchi il dottore di Nubo promettevasi di salvare la principessa Maud di Lavandall. Ciò ci autorizza a pensare che il principe aveva ritirata la sentenza fatale con la quale aveva condannata sua moglie alla fine del capitolo precedente.
E sì gridò Laurenti, respirando liberamente. La è propria finita con un bel sì. Oramai siete condannata a vivere. Che! rispose la signora, lasciandosi andar la persona contro la spalliera della carrozza. Gli è un giuoco e null'altro; voi lo avete detto pur dianzi.
Qua, qua... Anch'essa imparò a odiare la bestia. Per cinque o sei giorni ebbe la febbre indosso. Sentiva una voglia pazza di sparare come Edda Gabler colpi di pistola nei vasi delle mandorle e delle perline toste. Al contatto di Rastignac si sentiva un'altra donna, non più la droghiera di Terzano, ma un amazzone che preparava le armi per una grande battaglia. Nell'amore di Rastignac trovava, non dirò se stessa, ma l'angelo che aveva dormito in lei fino a quel giorno. Egli aveva parlato più volte della risurrezione degli spiriti. Ebbene Cecilia Manardi sentiva qualche cosa che, si moveva sotto la pietra del sepolcro. Viveva ormai di lui, per lui, elevandosi come un'aquila nel mondo del pensiero e dell'amore intellettuale, dimenticando la sua sorte di anatra selvatica condannata a pascersi di vermi e a gemere in un cesto chiuso, provando insieme a impeti di ribellione, impeti non meno orgogliosi di felicit
Narciso!... Adonais!... Gli Dei hanno riversato su di lui tutta la bellezza del mondo! Siccome Nancy non rispondeva, Clarissa si volse a guardarla. Uh! che faccia scura, ~ma chérie~! E sei tutta impallidita! Perchè? A che cosa pensi? Al Libro, disse Nancy. E le parve che il Libro fosse una sua creatura, condannata a morire prima di nascere. Lo scriverai, ~mon ange~! Aldo non ti disturber
Egli dunque le disse: «O condannata al bacio,
Ricorda la storia che nei tempi antichi, durante il processo di Giovanna di Arco, al cimiterio di Santo Ovanio il carnefice assisteva al giudizio per esser pronto a giustiziarla appena condannata! MICHELET, Storia di Francia, t. V. p. 163 Ai tempi nostri un re mandava ai suoi giudici sentenziassero presto, perchè prima di sera voleva fucilare i prevenuti.
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