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Aggiornato: 17 maggio 2025
Di quel sospetto nulla piú fa sdegno a Ipalca, che il sentire il traditore si fosse sottomesso all'atto indegno di dar la mano a una cantante e il core. Che sia ruffian diceva io mi rassegno, ho pazienza che sia ciurmadore; ma che una cantatrice sposata abbia, santissimo Gesú, questo fa rabbia. Io mi sento agghiacciar piú che nel verno.
Gli è che ovunque egli andasse l’opera sua veniva sempre diversamente giudicata dai diversi personaggi e ceti, quali sbalorditi alle sue inesplicabili guarigioni, quali incerti se in quella figura dozzinale albergasse un genio incompreso o lo spirito d’un basso ciurmadore, se un taumaturgo sommo o un cabalista volgare, un pensatore profondo o uno scaltrito improvvisatore di favole, se un grande riformatore del secolo o un essere esaltato dei successi fortuiti della sua vita vagabonda.
L'arte del ciurmadore Filinoro lascia in una cittá che nol conosce, e torna cavalier posto in decoro per cercar via di riparar le angosce. Si mette al petto un bell'ordine d'oro e cammina diritto in su le cosce; nelle ricreazion si producea; le dame d'esso gelose facea.
Le rispose il pagan che in quella banda da due giorni era giunto un ciurmadore, che avea di privilegi una ghirlanda, e cantatrici e piú d'un suonatore; ch'era per lui la cittá sbalordita, e si facea chiamar «cosmopolita»;
Chè dopo le gravi convulsioni dei popoli, gl'intriganti sogliono rimpiazzar i convinti; i rivoluzionari di riflessione soccombere ai rivoluzionari di passione, cui pesa il rispetto e rode l'invidia; al ciurmadore, l'uom colto e ragionevole che non ne ha la sfacciataggine; si crede primo acquisto il non tenere subordinazione; ribalderie colpite dalla legge o dall'infamia, perdono vergogna col drappeggiarsi in una bandiera; passioni irose od avide si sfogano a nome d'una causa santa; e palme di martire si pretendono ad atti, che in tempi composti menerebbero alla gogna.
Così il cantafavole; e il popolaccio, con villano patriottismo, ne secondava l'imprecazione, gridando: Mora Firenze! e viva Pisa!» nè volevasi ricordare che il ciurmadore istesso, poco prima o poco dopo, avrebbe in Firenze augurato col rabbioso Ghibellino che la Capraja e la Gorgona chiudessero la foce dell'Arno, sicchè in Pisa annegasse ogni persona.
Parola Del Giorno
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