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Aggiornato: 30 aprile 2025
³⁴³ Da una nota testè trovata dall’onorevole Principe Pietro Lanza di Trabia in un Diario del suo bisnonno, D. Giuseppe Lanza e Branciforti, sappiamo che proprio in quell’anno l’antico Circolo di Cesarò passava accanto al teatro Carolino, cioè nella casa di S. Lucia, e che l’anno seguente vi teneva una splendida festa.
¹⁰⁰ Cfr. il cap. E questa è storia! Spettacoli avventizî si vedevano nelle diverse stagioni dell’anno, e curiosi d’ogni classe vi godevano ora una mostra di dromedarî, di leopardi e di fiere africane ad essi ignote, ora macchinette automatiche e balli di orsi, ora giuochi atletici giammai visti, e stimati impossibili a forza umana, ed ora marionette d’una ingegnosa compagnia lombarda.¹⁰¹. Nel maggio del 1788 il patrizio palermitano Agostino Chacon dei duchi di Sorrentino esponeva statue parlanti, che sarebbero una meraviglia anche oggi non che al tempo che sorpresero V. Torremuzza¹⁰². Mentre Giustino Materangelis lucchese divertiva con fantocci curiosissimi, il napoletano Crispino Zampa eseguiva con altri fantocci di sua opera commedie, tragedie ed altre cose teatrali¹⁰³. V’era la riproduzione d’un bucintoro che chiamava gran numero di visitatori, e v’era un nano tedesco, che la madre presentava sotto il palazzo Cesarò, rimpetto il Salvatore, contro pagamenti diversi secondo che i visitatori fossero nobili, civili e di bassa gente.
La Conversazione sul finire del secolo non era più da Cesarò. Ai socî parve un po’ fuori centro: e centro per ogni buon palermitano è la Piazza Vigliena. «Martedì 9 dicembre del 1800 il Re assiste alla processione della Immacolata dalla casa del Barone Gugino (Bordonaro), destinata alla Conversazione dei Cavalieri e Dame della citt
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