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Tre giorni dopo lasciammo il bagno alla Foce con una «catena» di novantasei persone. L'idea di scappare non poteva venire a nessuno. Eravamo incatenati come delinquenti che non avessero fatto altro al mondo che pascersi del sangue della gente macellata con le loro mani. L'estremit

La gioventù, il desiderio e la speranza ordiscono tale una catena, dentro la quale l'anima onesta e appassionata spesso si dibatte, ma di rado la spezza; se poi vi si aggiungano eccitamenti, non è cosa umana potere resistere. Il cattivo genio aveva vinto, e il buono si allontanava cuoprendosi il volto con le ali.

Chi mai avrebbe detto a Enrico O'Stiary che quei cinquanta franchi da lui con lieto animo versati nella borsa di Luisa a titolo di beneficenza la sera d'un giorno d'autunno del 1866, dovessero essere il primo anello di una lunga e disastrosa catena di sagrificî, di spese, di perdite, di debiti, di rovesci, che lo dovevano condurre tre anni dopo, quando egli era per aver la piena disponibilit

Legato a ciascun letto con una grossa catena che poteva esser lunga forse tre passi un uomo. La foggia dei vestiti, benchè diversi l'uno dall'altro, pure li dava a conoscere per soldati. Accostandosi poi a ciascuno di essi, non si durava fatica a conoscere che non appartenevan tutti ad una nazione medesima. Ed erano infatti due Piccardi, un Valacco, un Italiano.

Facemmo adunque piu` lungo viaggio, volti a sinistra; e al trar d'un balestro, trovammo l'altro assai piu` fero e maggio. A cigner lui qual che fosse 'l maestro, non so io dir, ma el tenea soccinto dinanzi l'altro e dietro il braccio destro d'una catena che 'l tenea avvinto dal collo in giu`, si` che 'n su lo scoperto si ravvolgea infino al giro quinto.

E se ella piangeva, se si disperava, se gridava ch'era la fine, egli si rivoltava: «Sono sazio di queste tue commedieEra sazio infatti: sazio di lei e del suo tenace amore. Sentiva la catena pesare, e voleva liberarsi. Ed ella lo aveva liberato. Se n'era tornata a casa più morta che viva, un mattino d'inverno.

All'altro estremo della catena è legato un mascalzone qualunque pieno di rogna e di pidocchi che è garante del delinquente che gli viene affidato.

Ma la catena era ben salda, ed i due piedi dovevano rimanere immobili sul fondo della prigione; ed i capponi gorgogliavano una specie d'imprecazione e gli occhi fosforescenti mandavano lampi.

Vi metterete d'accordo davanti al giudice!... Cosentino si frugava, cercando le manette, e canticchiava: E ll'ammore è na catena, nun se po' cchiù scaten

«Ho Dio solo per giudice delle azioni mie, io» rispose il guercio. «Sono Re sovrano ed indipendente. Un vassallo, uno stipendiato di altro Re non può sindacarmi, ned offendermi. Subisco le violenze di un matto da catena... ma il primo assennato in cui m'imbatterò nel Regno del vostro padrone...»